Il contratto personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) è stato aggiornato con importanti novità introdotte dal CCNL 2019/21. Questi cambiamenti riguardano vari aspetti fondamentali del rapporto di lavoro, come il periodo di prova, le mansioni, gli orari di lavoro e i diritti connessi alle ferie, malattie e permessi. In questo articolo, esploreremo le modifiche più rilevanti per chi è impiegato o si sta avvicinando a una carriera nell’ambito ATA.
Quali sono le novità principali del contratto personale ATA? Il periodo di prova
Secondo il CCNL 2019/21, il periodo di prova per il personale ATA varia in base all’area di appartenenza:
- due mesi per collaboratori e operatori scolastici;
- quattro mesi per assistenti amministrativi e tecnici;
- sei mesi per i funzionari e le qualifiche elevate.
Durante questo periodo, il personale ha diritto alla conservazione del posto in caso di malattia, con un limite massimo di sei mesi, superati i quali il rapporto può essere risolto. Inoltre, dopo metà del periodo di prova, entrambe le parti possono recedere dal contratto senza obbligo di preavviso.
Mansioni del personale ATA: nuove definizioni dal 2024
Dal 1° maggio 2024, il contratto introduce modifiche anche alle mansioni del personale ATA. Queste specificano in modo più chiaro i ruoli e le responsabilità di ogni figura:
- collaboratore scolastico: si occupa della sorveglianza degli alunni e del pubblico, della pulizia degli spazi scolastici e della custodia dei locali. Fornisce anche assistenza non specialistica agli alunni con disabilità;
- assistente amministrativo: gestisce attività amministrative come la tenuta dell’archivio, del protocollo e del magazzino, utilizzando strumenti informatici e piattaforme digitali;
- assistente tecnico: garantisce l’efficienza dei laboratori e fornisce supporto tecnico alle attività didattiche.
Orario di lavoro: flessibilità e nuove regole del contratto personale ATA
Il contratto ATA prevede un orario di lavoro settimanale di 36 ore, distribuite in sei giorni lavorativi con orario flessibile. È possibile organizzare turni pomeridiani e adottare una settimana lavorativa su cinque giorni per esigenze specifiche delle scuole. È interessante notare che, nei periodi di maggiore intensità, l’orario può essere esteso fino a 42 ore settimanali per un massimo di tre settimane consecutive.
Inoltre, se il lavoro giornaliero supera le sei ore continuative, il personale ha diritto a una pausa di 30 minuti per recuperare energie e consumare il pasto.
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Diritti e doveri del personale ATA: ferie, permessi e congedi
Il nuovo contratto chiarisce anche i diritti relativi al calcolo di ferie, permessi e congedi. Ecco alcune delle novità:
- ferie: 30 giorni di ferie per chi ha meno di 3 anni di servizio, che diventano 32 giorni superati i 3 anni. È possibile frazionare le ferie, ma almeno 15 giorni devono essere goduti in un periodo continuativo tra luglio e agosto;
- permessi: ogni dipendente ha diritto a 18 ore di permessi retribuiti per motivi personali o familiari, con possibilità di frazionamento;
- congedi parentali: i genitori possono godere di un congedo parentale indennizzato fino a 9 mesi, di cui il primo mese è retribuito al 100% e gli altri all’80% o 60% a seconda dell’anno di fruizione.
Il contratto del personale ATA è stato oggetto di rilevanti aggiornamenti che impattano direttamente sulla gestione del periodo di prova, sull’organizzazione delle mansioni e sulla fruizione di diritti come ferie e congedi. È essenziale per chi lavora o aspira a lavorare nel comparto ATA conoscere queste novità per affrontare al meglio il percorso lavorativo.