Con il termine “pensioni precoci” si fa riferimento a una forma di trattamento pensionistico erogata, a domanda, ai lavoratori che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età. Questa modalità pensionistica è particolarmente interessante per i cosiddetti “lavoratori precoci,” ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare molto giovani, tra i 16 e i 18 anni, accumulando almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età. In questo articolo, esamineremo come funziona questa forma di pensione, a chi spetta e come presentare una richiesta.
Cosa sono le pensioni precoci
La pensione per i lavoratori precoci, comunemente chiamata “quota 41“, è un trattamento pensionistico erogato, a domanda, in favore di contribuenti che soddisfano i seguenti requisiti:
- Essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o a forme sostitutive o esclusive della stessa.
- Possedere un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, cioè avere iniziato a versare contributi prima di tale data.
- Aver accumulato 12 mesi di contribuzione effettiva prima del 19° anno di età.
- Perfezionare 41 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2026.
Lavoratore precoce requisiti
Per il lavoratore è necessario soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti aggiuntivi:
- Essere disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa, o risoluzione consensuale, con almeno tre mesi di disoccupazione.
- Aver certificata un’invalidità superiore o uguale al 74% dalle competenti commissioni mediche.
- Assistere il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
- Avere svolto attività particolarmente faticose e pesanti, come specificato dalla normativa.
- Essere lavoratori dipendenti che hanno svolto attività lavorativa considerata “gravosa” per un periodo specifico.
Pensioni precoci 41 anni come funziona
La pensione quota 41 per i lavoratori precoci è erogata dall’INPS solo previa domanda e dopo la verifica dei requisiti. Il calcolo dei 41 anni di anzianità contributiva tiene conto dei periodi di lavoro effettivo e può includere contributi versati in diversi fondi pensionistici obbligatori. Inoltre, il sistema di calcolo dell’assegno pensionistico è di tipo misto, combinando il sistema retributivo e il sistema contributivo.
Come si calcola l’importo delle pensioni precoci
Il calcolo dell’assegno pensionistico per i lavoratori precoci con 41 anni di contributi non prevede decurtazioni dell’assegno, pertanto si basa su tutti i contributi versati durante la carriera lavorativa. Tuttavia, il calcolo viene effettuato utilizzando un sistema misto che tiene conto dei contributi versati fino al 31 dicembre 1995 (sistema retributivo) e quelli versati a partire dal 1° gennaio 1996 (sistema contributivo).
Esempi di calcolo della pensione per lavoratori precoci
Per chi ha iniziato a lavorare prima dei 16 o 18 anni e ha accumulato 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2026, l’importo della pensione sarà determinato in base ai contributi versati e alla retribuzione. Tuttavia, per coloro che hanno iniziato a lavorare a 19 o 20 anni, la pensione lavoratori precoci non è applicabile.
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Come presentare una domanda per la quota 41
La domanda per la pensione lavoratori precoci quota 41 può essere presentata attraverso diverse modalità:
- Sul sito INPS, autenticandosi con SPID, CIE o CNS.
- Chiamando il Contact Center INPS ai numeri 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 da rete mobile.
- Attraverso enti di patronato e intermediari dell’INPS che offrono servizi telematici.
È possibile scegliere di presentare autonomamente la domanda all’INPS o di ottenere assistenza da patronati o CAF durante l’intera procedura.
Scadenze per la domanda
Le scadenze per presentare la domanda di pensioni lavoratori precoci quota 41 sono fissate al 31 marzo, 15 luglio e non oltre il 30 novembre di ciascun anno. Le domande presentate dopo il 30 novembre saranno prese in considerazione solo se rimangono risorse finanziarie disponibili.
Quando si può iniziare a percepire la pensione
- I lavoratori che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata a partire dal 1° gennaio 2019 ottengono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti.
- Coloro che soddisfano i requisiti prima del 1° gennaio 2019 ottengono la decorrenza del trattamento pensionistico dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra (ai sensi della Legge 228 del 2012)
Incumulabilità e incompatibilità con altri redditi
La pensione anticipata lavoratori precoci non è cumulabile con redditi da lavoro subordinato o autonomo prodotti in Italia o all’estero durante il periodo di anticipo. È importante notare che, ai fini del divieto di cumulo, sono considerati tutti i redditi derivanti da lavoro autonomo, indipendentemente dalle modalità di dichiarazione fiscale. Tuttavia, la pensione quota 41 è cumulabile con alcune maggiorazioni “di status” previste dalla legge.
Altre forme di pensione anticipata
Per valutare tutte le opportunità disponibili nel 2023, consigliamo di esaminare anche le altre forme di pensione anticipata, come la pensione anticipata ordinaria, la quota 103, l‘opzione donna e l’APE sociale.