Nel panorama delle pensioni italiane, uno sguardo alle novità introdotte per le pensioni vigili del fuoco rivela importanti cambiamenti. Con la circolare 54 del 4 aprile 2024 dell’INPS, vengono delineati gli aggiornamenti derivanti dalla legge di Bilancio 2022 in merito al trattamento pensionistico dei vigili del fuoco. Vediamo nel dettaglio come funzionano le pensioni per questo particolare corpo nel corso del 2024.
Quando un vigile del fuoco va in pensione?
Il momento in cui un vigile del fuoco può andare in pensione dipende da diversi fattori, tra cui l’età e l’anzianità contributiva. In Italia, come per la maggior parte delle professioni, esistono regole specifiche per determinare l’età pensionabile e i requisiti minimi di contribuzione.
Generalmente, per i vigili del fuoco, l’età pensionabile è stabilita in base al sistema pensionistico vigente e può variare a seconda della categoria di appartenenza (es. lavoratori dipendenti, autonomi, ecc.).
Per esempio, sotto il regime pensionistico previsto dall’INPS, il requisito minimo di età per la pensione di anzianità è di 67 anni per gli uomini e di 66 anni e 7 mesi per le donne nel 2022. Tuttavia, esistono diverse deroghe e condizioni che possono permettere ai lavoratori di andare in pensione prima di raggiungere l’età standard, come ad esempio la possibilità di accedere alla pensione anticipata o alla pensione di vecchiaia con requisiti ridotti in determinate circostanze, come l’esposizione a rischi lavorativi o la presenza di determinate malattie professionali.
Aumenti periodici pensioni vigili del fuoco
Uno degli aspetti salienti della circolare INPS è rappresentato dagli aumenti periodici della base pensionabile. L’articolo 1, comma 98, della legge 234/2021 ha previsto l’attribuzione di aumenti periodici a tutto il personale dei vigili del fuoco, al momento della cessazione dal servizio, per il calcolo della base pensionabile. Questi aumenti vengono calcolati sull’ultimo stipendio tabellare, includendo eventuali maggiorazioni per infermità riconosciute dipendenti da causa di servizio, benefici combattentistici, assegni personali e altro.
Graduali incrementi
Gli aumenti della base pensionabile sono graduati nel tempo:
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- Un incremento del 2,5% dal 1° gennaio 2022;
- Due incrementi del 5% dal 1° gennaio 2023;
- Tre incrementi del 7,5% dal 1° gennaio 2024;
- Cinque incrementi del 12,5% dal 1° gennaio 2027;
- Sei incrementi del 15% dal 1° gennaio 2028.
Questo significa che per le anzianità di servizio maturate a partire dal 2022, si applicherà un incremento figurativo proporzionale alla percentuale relativa all’anno di riferimento, variando dal 2,5% al 15%.
Migliorie nella calcolazione
L’aumento della base pensionabile si applica al momento della cessazione del servizio e viene calcolato sul cosiddetto “trattamento economico fondamentale“, comprensivo dello stipendio tabellare, eventuali maggiorazioni per infermità dipendenti da causa di servizio, benefici combattentistici o equiparati, assegni personali e altro.
Esempio calcolo pensione vigili del fuoco
Per calcolare la pensione di un vigile del fuoco, è necessario considerare diversi fattori, tra cui l’età alla pensione, l’anzianità contributiva e il trattamento economico fondamentale (TEF). Utilizzeremo i dati ipotetici di un vigile del fuoco che va in pensione nel 2024.
Dati ipotetici:
- Età del vigile del fuoco: 60 anni
- Anzianità contributiva: 35 anni
- Trattamento economico fondamentale (TEF): 40.000 euro annui
Passaggi per il calcolo:
- Determinazione dell’aumento graduale della base pensionabile:
- L’incremento della base pensionabile è del 7,5% dal 1° gennaio 2024.
- Calcolo dell’aumento della base pensionabile:
- Per il 2024, l’incremento del 7,5% si applica all’ultimo stipendio tabellare, comprese eventuali maggiorazioni e benefici. Supponiamo che l’ultimo stipendio tabellare sia di 40.000 euro annui.
- L’aumento della base pensionabile per il 2024 sarà quindi del 7,5% di 40.000 euro, pari a 3.000 euro.
- Calcolo dell’importo della pensione lorda:
- La pensione lorda sarà il trattamento economico fondamentale (TEF) più l’aumento della base pensionabile.
- Pensione lorda = TEF + Aumento della base pensionabile
- Pensione lorda = 40.000 euro + 3.000 euro = 43.000 euro annui.
- Verifica delle integrazioni o detrazioni:
- Controllare se ci sono detrazioni o integrazioni previste, ad esempio per il finanziamento del sistema pensionistico.
- Determinazione dell’importo netto:
- L’importo netto sarà la pensione lorda meno eventuali detrazioni o integrazioni.
Ritenute e finanziamento
Per finanziare questi aumenti, a partire da aprile 2024, verrà applicata una nuova ritenuta sul cedolino stipendiale. Tale ritenuta sarà pari all’8,8% della maggiorazione (7,5% per l’anno 2024), a cui si aggiunge una percentuale per il Fondo Credito. Le pubbliche amministrazioni provvederanno anche al recupero della contribuzione dovuta per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2024.