RdC per gli over 60: ormai è granitica certezza. Il reddito di cittadinanza, il cui impianto è stato smantellato e ricostruito dall’attuale Governo Meloni cambia volto ma non per tutti. Come sappiamo, se c’è una larga fetta di popolazione che il Reddito l’ha perso, dall’altro lato, c’è chi invece potrà fruirne fino al 31 dicembre 2023, per poi passare a Gennaio all’Assegno di inclusione.
Facciamo un ripasso.
RdC per gli over 60: cosa succederà ai sessantenni?
Chi ha sessant’anni o più, continuerà a fruire del sussidio, quindi per i nuclei familiari al cui interno vi sia un over 60, non sono previsti cambiamenti in arrivo.
Ricordiamo infatti che a continuare a percepire RdC per tutto il 2023 sono quei nuclei al cui interno vi sia almeno un:
- minore
- over 60
- disabile
Per loro RdC prosegue fino alla fine dell’anno, senza interruzioni e come sempre. Tuttavia, è di ieri la notizia che, pare, alcuni cittadini percettori abbiano ricevuto una sospensione del reddito immotivata. Ovvero, pur rientrando nelle categorie dei non occupabili, la scure della “settima mensilità” li ha colpiti, facendoli andare incontro alla sospensione del sussidio come qualsiasi altro soggetto in condizioni di occupabilità. Per queste persone, è possibile ipotizzare si sia trattato della presenza di una svista relativa alla loro dichiarazione ISEE, o del mancato aggiornamento dell’ISEE corrente. Leggi qui l’articolo per chiarimenti.
Esiste tuttavia un’altra ipotesi, quella che vede i quasi 60enni con RdC sospeso, appunto perché non hanno ancora compiuto il 60esimo anno di età ma lo compiranno a breve, cosa succede? Cerchiamo di fare chiarezza con la prima domanda della nostra sezione FAQ
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FAQ
Sto per compiere 60 anni e sono arrivato però alla settima mensilità, cosa accadrà ora?
Alcune persone sulla “linea di confine” si chiedono cosa accadrà loro dato che la settima mensilità scade ad agosto e loro compiranno 60 anni solo a settembre. Appena un mese di scarto che però li taglierebbe fuori dal sussidio, almeno temporaneamente. Facciamo un esempio pratico.
Esempio 1: Compirò 60 anni il 13 settembre. Sfortunatamente, la mia settima mensilità è caduta a luglio, quindi ad agosto non riceverò RdC. Avendo ancora 59 anni, ad agosto io non percepirò RdC perchè rientro nella fascia 18-59. Tuttavia, dal momento in cui io avrò compiuto 60 anni, ovvero dal 13 settembre in poi, potrò presentare una nuova domanda per RdC, dato che ora rientro nella fascia dei non occupabili. A questo punto, l’iter sarà quello di una normale domanda per RdC, e tornerò a percepire RdC a ottobre, (salvo ritardi nelle pratiche INPS)
Così via dicendo per tutti coloro che compiono 60 anni nei mesi a venire. Va ricordato che il termine ultimo per poter presentare domanda, però, è novembre 2023 (dato che dicembre è l’ultima mensilità).
Esempio 2: Quindi, se compio 60 anni a ottobre, e la mia ultima mensilità è stata agosto, a settembre non riceverò RdC e dovrò aspettare il mio 60esimo compleanno. A quel punto, potrò presentare domanda per RdC, e mi verranno corrisposte le mensilità di novembre e dicembre.
Assegno di inclusione e Supporto per la formazione: quali differenze?
Assegno di inclusione e Supporto per la formazione si distinguono per la loro durata, l’ammontare, e la platea di persone cui si rivolgono.
Il Supporto per la formazione si rivolge a quelle persone nella fascia 18-59 senza figli minori a carico, disabili o over 60 nel nucleo.
L’Assegno di inclusione, invece, viene corrisposto a famiglie in cui siano presenti:
- minorenni
- over 60
- disabili
Tutte categorie ritenute fragili dall’ordinamento statale.
Mentre l’ADI ha una durata di 18 mesi rinnovabili, il Supporto dura solo 12 mesi, non è rinnovabile, e il suo importo è di soli 350 euro mensili, contro i 480 (valore base, cui aggiungere gli eventuali parametri delle scale di equivalenza) dell’assegno. Queste le differenze salienti.