Ci sono alcune novità importanti per chi usa il regime forfettario 2024 ed è importante conoscerle per non avere problemi fiscali.
La notizia principale è che ora, indipendentemente dal guadagno, tutti coloro che hanno una partita iva in regime forfettario devono emettere fatture elettroniche.
Ma cosa cambia per i forfettari nel 2024? Chi è esonerato dalla fatturazione elettronica nel 2024? Quali sono le principali novità per chi ha una partita iva in regime forfettario?
Come funziona il regime forfettario 2024?
Il regime forfettario è iniziato il 1° gennaio 2015 con la Legge di Stabilità. È un modo più semplice di pagare le tasse, con un’imposta fissa del 15% sui redditi (5% per i primi cinque anni di attività).
Dal 1° luglio 2022, solo chi guadagnava più di 25.000 euro nel 2021 doveva emettere la fattura elettronica. Ora, dal 1° gennaio, tutti nel regime 2024 devono farlo, indipendentemente da quanto guadagnano.
Questo nuovo obbligo significa che bisognerà usare programmi specifici per creare e conservare le fatture digitali. Anche se l’Agenzia delle Entrate offre servizi online gratuiti, si può scegliere anche un software a pagamento per gestire in modo efficiente le fatture. L’importante è non fare più fatture cartacee, perché dovranno essere solo ed esclusivamente digitali.
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Quali sono gli adempimenti di un forfettario?
Per chi aderisce al concordato preventivo biennale, c’è un nuovo compito: documentare in dettaglio i costi sostenuti per l’attività. Questa documentazione è necessaria per accettare la proposta dell’Agenzia delle Entrate. Per chi è nel regime forfettario 2024 però il concordato preventivo funziona un po’ diversamente rispetto ad altri contribuenti.
Specifichiamo che con “concordato preventivo” si intende uno scambio tra Fisco e contribuente: se quest’ultimo accetta i redditi e il valore della produzione netto calcolati dall’amministrazione finanziaria, in cambio, riceverà qualche vantaggio.
Regime forfettario novità: Quadro RS del Modello Redditi
Per chi ha scelto il regime forfettario, ci sono nuovi compiti riguardanti la compilazione del Quadro RS del Modello Redditi. Questa sezione si chiama “Regime forfettario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni – Obblighi informativi” e serve a monitorare e comunicare le spese durante il periodo d’imposta. Ci sono tre sotto-sezioni.
Contribuenti in regime forfettario
Si devono compilare i righi RS371 – RS372 – RS373. Questo perché chi è nel regime forfettario 2024 non emette la Certificazione Unica da solo. Con questi righi, si comunicano le somme pagate ad altri professionisti senza ritenuta.
Esercenti attività d’impresa
In questa sezione troviamo quattro righi.
- RS375: Indicare il numero di mezzi di trasporto usati per l’attività.
- RS376: Indicare il costo delle materie prime e merci, inclusi gli oneri accessori e le spese per lavorazioni esterne.
- RS377: Indicare i costi per beni terzi, come affitto di immobili o noleggio veicoli.
- RS368: Indicare i costi per l’acquisto di carburante.
Esercenti attività di lavoro autonomo
Qui troviamo un unico rigo per indicare le spese per:
- costi telefonici, compresi quelli accessori;
- costo dell’energia elettrica;
- spese per carburanti, lubrificanti e prodotti simili per autoveicoli.
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito le regole attraverso il provvedimento n. 325550/2023 per regolarizzare la compilazione del Quadro RS relativo al Modello Redditi 2022, che si riferisce al periodo d’imposta 2021.
A causa di proteste dei commercialisti, il termine per adempiere a questo compito è stato rinviato al 30 novembre 2024, poiché non ha un impatto diretto sul reddito imponibile. Inoltre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito che queste informazioni non possono essere ottenute automaticamente dalla fatturazione elettronica, poiché nel 2021 i forfettari non erano obbligati a usarla.