Altro mese, altro ritardo. I percettori ordinari di ADI avrebbero dovuto ricevere, entro la fine di novembre, le lavorazioni corrisposte come di consueto dall’INPS. Ma come accade già da due mesi a questa parte, a moltissimi beneficiari il sussidio non è affatto pervenuto. Finora l’INPS aveva rimediato attraverso delle lavorazioni “straordinarie”, e ci si aspettava che lo stesso avvenisse entro la fine del mese o al massimo entro l’inizio di dicembre. Così non è stato. Abbiamo quindi provato a ottenere una risposta esaustiva dall’Istituto. E quello che ci hanno detto, purtroppo, non è incoraggiante. Vediamo i dettagli.
Ritardo lavorazioni ADI a novembre, la risposta INPS
Proprio adesso che la fine dell’anno si avvicina, arriva l’ennesima beffa per i percettori dell’Assegno di Inclusione. Non bastavano i ritardi degli ultimi mesi, evidentemente. Né l’assenza di spiegazioni soddisfacenti da parte dell’INPS. Stavolta si è andati oltre e come al solito l’impressione è che il sistema stia giocando sulla pelle di chi fatica ad arrivare alla fine del mese. Ma cos’è successo, esattamente?La situazione è questa. Entro la fine di novembre erano attese le lavorazioni per i percettori ordinari del sussidio ADI, e fin qui nulla di strano. Ma come accade già da due mesi, moltissimi percettori hanno lamentato la mancata erogazione del sussidio tanto atteso. E come se non bastasse, non sono pervenute neppure le lavorazioni “straordinarie” che negli ultimi mesi avevano sostituito (in parte) le carenze dimostrate dall’Istituto. Questi ‘contentini’ avrebbero quantomeno arginato le urgenze più impellenti, in attesa dell’erogazione del sussidio completo. Però siamo già ai primi del mese e di quei soldi non c’è traccia.
Con un po’ di pazienza, siamo tuttavia riusciti a ottenere una risposta dall’INPS in merito a quest’ennesimo ritardo. Ecco che cosa ci hanno detto:
“In merito alla sua richiesta…effettuata all’Istituto INPS in data 29/11/2024 12.51.29, le comunichiamo quanto segue.
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Grazie per averci contattato,
Vi è stato un ritardo nei pagamenti dell’ADI e la prossima rata non sarà liquidata prima della seconda metà di dicembre.
Cordiali saluti e buona giornata”.
Non viene quindi fornita nessuna spiegazione sul motivo del ritardo, né si accenna a un rimedio “straordinario” in attesa dell’erogazione del sussidio. Stando a quanto dichiarato dall’INPS, chi si attendeva il pagamento entro la fine di novembre dovrà aspettare (almeno) fino alla metà di questo mese. Ammesso che non si vada oltre, ovviamente. Insomma, inutile dire che i percettori di ADI si aspettavano un regalo di Natale ben diverso da questo. Quello che è successo assomiglia molto di più a una punizione.
Cosa fare se i pagamenti ADI ritardano
Se i pagamenti ADI non arrivano, come è accaduto purtroppo alla fine di novembre, il primo passo da fare è comprendere quali sono le motivazioni dietro il ritardo. Potrebbe trattarsi di problemi interni all’INPS, di ritardi a causa dei giorni festivi, o di problematiche legate alla domanda (ad esempio se è sospesa, revocata, in evidenza alla sede ecc.). Una volta accertato il problema di fondo, è consigliabile contattare l’INPS per chiedere ulteriori chiarimenti. L’Istituto può essere contattato tramite:
- Numero verde INPS: al numero gratuito 803 164 da rete fissa o al numero 06 164 164 da rete mobile
- Contact center INPS, disponibile tramite il sito o l’app, per chiedere un’assistenza mirata
- Servizio online “INPS Risponde”, attraverso il portale MyINPS. In questo caso è richiesta la compilazione di un form con i dati e la spiegazione del problema
- Email o PEC (Posta Elettronica Certificata), quando è necessario contattare la sede territoriale INPS che ha in carico la pratica. Gli indirizzi delle sedi locali sono disponibili sul sito dell’INPS.
Seguendo una delle modalità elencate sarà quantomeno possibile ricevere una risposta dall’Istituto. Ovviamente, non è detto che tale risposta si rivelerà soddisfacente.