Conservare gli scontrini per 730? Se sì, quali?
Questo il dubbio che assale spesso coloro che stanno per compilare la dichiarazione dei redditi, da presentare come ogni anno, entro il 30 settembre.
La normativa sul punto è cambiata e renderà la vita più semplice a contribuenti e consulenti. Ecco tutti i dettagli.
Il nuovo 730
Il Governo ha inteso agevolare il rapporto tra cittadino e fisco con modifiche alla disciplina sulla dichiarazione dei redditi.
Le principali novità riguardano l’introduzione di nuove aliquote Irpef, l’assegno unico universale, la rimodulazione delle detrazioni. Cambia anche il quadro relativo a figli e familiari a carico.
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Più semplice anche la presentazione dei documenti per molte tipologie di oneri detraibili.
Non servirà più conservare gli scontrini relativi alle spese mediche, così come anche a quelle funebri ed universitarie, in assenza di modifiche.
Tra queste, è la categoria delle spese sanitarie a destare maggiore attenzione.
Tra le numerose agevolazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quella delle spese mediche rappresenta, infatti, la tipologia più richiesta.
Detrazione spese mediche: come avveniva?
Nel 730 del 2023 resta il quadro relativo alle spese sanitarie, anche se con molte semplificazioni.
Queste, in linea generale, sono detraibili secondo l’articolo 15 del Testo Unico per l’Imposta sui Redditi (noto come Tuir) al 19% dall’imposta da versare.
Fino all’anno scorso, per ottenerla era necessario presentare gli scontrini e le ricevute delle prestazioni mediche: il contribuente doveva consegnarle al commercialista per consentire un confronto con il precompilato.
Il consulente doveva, così, verificare la corrispondenza, correggere eventuali discrepanze e calcolare, poi, la detrazione esatta.
Le novità
Quest’anno, chi presenta la dichiarazione dei redditi con il supporto di un Caf o di un commercialista, non dovrà presentare gli scontrini, come era già valido per il modello fai da te. Qui tutte le istruzioni per compilarlo.
Non saranno, infatti, effettuati controlli formali sulle spese non notificate dal contribuente come avveniva nel recente passato.
Il contribuente (o, nell’evenienza, il Caf o il commercialista) dovrà presentare gli scontrini soltanto in caso di modifiche alle spese sanitarie stesse.
Scontrini per 730: le spese sanitarie detraibili
Le spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef (19%) riguardano spese per prestazioni rese da un medico generico, acquisto di medicinali anche omeopatici da banco e con ricetta medica, prestazioni specialistiche, indagini radiologiche, terapie, ricoveri per degenze di ogni tipo, trapianti, cure termali, acquisto di dispositivi medici ed attrezzature sanitarie.
Sono, inoltre, detrabili secondo lo stesso meccanismo, in quanto rientrano nella disciplina dell’articolo 15 del Tuir, anche le spese per assistenza infermieristica e riabilitativa, come, ad esempio, fisiokinesiterapia, laserterapia e simili).
Inoltre, le prestazioni rese da alcune tipologie di personale qualificato come operatori tecnico-assistenziali dedicati all’assistenza diretta della persona, addetti ad attività di animazione e terapia occupazionale, e personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo.
Qui le info su tutte le altre spese detraibili nel 730.
Quando presentare il 730
Il 730 deve essere presentato entro il 30 settembre di quest’anno direttamente all’Agenzia delle entrate, o al Caf o al professionista o al sostituto d’imposta.
Se il termine coincide con un giorno festivo, o un sabato o una domenica, si considerano rinviati al primo giorno lavorativo che segue quello della scadenza.