Se mi licenzio ho diritto alla disoccupazione? Questa la domanda che molti cittadini, impiegati in più settori, si pongono in varie occasioni.
Il mercato del lavoro negli ultimi anni è diventato più flessibile: questo spinge molti, soprattutto giovani, a cambiare il proprio impiego. Anche la pandemia ha avuto un effetto sociologico non di poco conto: tanti, infatti, hanno scelto di cambiare vita e di puntare ad un lavoro che possa consentire un giusto work-life balance, ovvero una convivenza equilibrata tra doveri professionali e vita privata. Non a caso, nello scorso anno c’è stato un vero e proprio boom di dimissioni volontarie rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, flessibilità significa anche dover sopportare i rischi di una vita precaria: nel passaggio tra un impiego e l’altro, certamente, un ruolo importante nel sostegno di chi si trova di fronte ad una scelta complessa è il sussidio di disoccupazione. In quest’articolo spiegheremo quando spetta e a chi.
Se mi licenzio ho diritto alla disoccupazione: in quali casi?
Per ottenere la Naspi occorrono, di norma, due condizioni: le dimissioni per giusta causa o il licenziamento per giusta causa.
Nella casistica di nostro interesse, le dimissioni per giusta causa si verificano in alcune situazioni particolari, come, ad esempio, in caso di mobbing, di comportamento scorretto del datore di lavoro, ma anche se lo stipendio non viene pagato regolarmente, se le condizioni lavorative si svolgono in modo giudicato non accettabile, oppure in caso di trasferimento immotivato, scarsa sicurezza e vessazioni. Per tutte queste situazioni, però, serve una prova: tocca al dipendente darla.
Con le dimissioni volontarie, in linea generale, si perdono i benefici economici legati allo stato di disoccupazione.
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Naspi: requisiti e come richiederla
Se si rientra nella possibilità di chiedere la Naspi esiste una procedura ben precisa da seguire: alcune novità, negli ultimi mesi, l’hanno ulteriormente semplificata.
Tuttavia, non basta soltanto seguire alcuni passaggi specifici per poterla richiedere.
Ci sono alcuni specifici requisiti per ottenere l’indennità. Tra questi, la perdita involontaria del lavoro; tredici settimane di effettivo lavoro nei 4 anni precedenti, o, ancora, trenta giorni di lavoro reale e regolare, effettuato nei 12 mesi precedenti.
Si può presentare la domanda del sussidio di disoccupazione anche in piena autonomia, inviando l’istanza Naspi online.
Per farlo, basta aprire il sito web dell’INPS o l’App dedicata e accedere tramite Spid, Cie o Cns. Se avete il vecchio PIN non potete utilizzarlo in quanto è stato sostituito dai metodi di identificazioni appena citati. Clicca qui per saperne di più.