SFL sospeso: questa la situazione di innumerevoli percettori SFL in Abruzzo. La denuncia parte dalla CGIL, che afferma: “La situazione è drammatica”.
SFL sospeso: anche in Abruzzo SFL affonda
SFL continua a fare acqua da tutte le parti: ritardi nei pagamenti, (o pagamenti che non avvengono) e altri disagi all’ordine del giorno che stanno rendendo difficile e scoraggiante per i suoi fruitori la percezione del sussidio. Percezione che in effetti non c’è. Ora anche l’Abruzzo, come altre regioni in precedenza, lamenta la mancata erogazione del sussidio.
La maggior parte dei fruitori si è vista sospendere SFL, si tratta di centinaia di cittadini. Per la CGIL, sono dati allarmanti che necessitano di attenzione.
SFL e la denuncia dei sindacati: pagano i deboli
Si tratta di: “Persone in situazione di forte indigenza economica, spesso con storie difficili alle spalle e con enormi difficoltà a trovare lavoro, che si sono attivati tramite i centri per l’impiego, in percorsi per la ricerca di occupazione”
I pagamenti però sono cessati, per motivi burocratici. Il principale motivo, come quello denunciato dalla Sicilia, potrebbe essere da ricondursi alla mancanza di autorizzazioni da parte dei CPI a caricare i corsi seguiti dai cittadini nelle loro SAP.
Prosegue ancora CGIL, ai microfoni de Il Pescara, che: “La durata prevista del Supporto formazione lavoro, partito lo scorso mese di settembre, sarebbe stata di 12 mesi, ma, oltre ad aver scontato forti ritardi nella fase iniziale anche per l’assenza di corsi di formazione disponibili, ora non è chiaro quali saranno i tempi dei pagamenti mensili. Ritardi e incertezze i cui effetti sono particolarmente gravi considerato che si stanno scaricando sulle spalle di una fascia di popolazione con forti fragilità sociali ed economiche, a cui è già stato ridotto l’importo del precedente reddito di cittadinanza e che oggi si vede bloccato anche il pagamento del piccolo sussidio dell’Sfl”.
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Ora è infatti stato richiesto all’assessorato al Lavoro e alle Politiche sociali un tavolo, insieme alla Regione Abruzzo, per trovare una rapida soluzione a tutte queste problematiche che al momento impediscono ai beneficiari di ottenere quanto è loro dovuto.
Anche ADI versa in simili situazioni
Anche i percettori ADI versano in una situazione simile. Come ha denunciato Il Fatto quotidiano, infatti, il loro problema riguarda le Asst e i certificati di svantaggio.
Le Asst non sono state regolamentate dalla Legge sull’assegno di inclusione, con la gravissima conseguenza che ha portato quindi queste ultime a non poter inserire i certificati di svantaggio nei sistemi INPS. L’ovvia conseguenza è che migliaia di cittadini ora non possono ricevere il sussidio, perché niente certificato equivale a “nessuna attestazione delle condizioni di svantaggio” con l’ovvia conseguenza che INPS non può procedere all’erogazione del sussidio.