Storie RdC. Oggi vi raccontiamo la storia di Dalia, mamma single 51enne con svariati problemi di salute, che chiede al governo di “passarsi una mano sulla coscienza”.
Storie RdC: “Sono sola, non ho rapporti con la mia famiglia di origine e sono senza un lavoro”.
Dalia ci scrive raccontandoci il suo vissuto: “Ho 51 anni e ho una figlia di 25. Prima del lockdown lavoravo in nero, pulivo le scale, gli uffici, e accudivo gli anziani. Ero sottopagata, perché come al solito in Sicilia e nel meridione si sa che il lavoro è quasi tutto in nero e sottopagato”.
“Non ho relazioni con la mia famiglia di origine, sono divorziata e vivo in un monolocale in affitto per il quale pago 360 euro al mese. Se aggiungiamo le spese per alimenti e medicine (che compro solo a pagamento, perché lo Stato non mi riconosce nessuna esenzione) riesco a vivere a stento”.
Una donna single e senza un a famiglia che possa supportarla. Una storia comune quella di Dalia, una situazione in cui si trovano decine di migliaia di italiani, se non centinaia di migliaia. Eppure, ricordiamo, i bonus per i single si contano sulle dita di una mano, e persino sussidi come la Carta Dedicata a Te sono specificamente pensati per le famiglie, a discapito di chi vive una vita in solitudine.
Anche la figlia si ritrova ad oggi senza lavoro: “Mia figlia non ne ha mai trovato, ha presentato tante domande ma nessuno la chiama”
“Nessuno mi prende a lavorare per via dei miei problemi fisici”
“Ho anche problemi fisici sono stata operata, ho la scoliosi, un’ernia cervicale e il nervo sciatico, con vari dolori alle ossa , quindi vi lascio immaginare”
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Dalia non si è mai tirata indietro davanti al lavoro, tanto che lei stessa confessa: “A me è sempre piaciuto lavorare, infatti sono iscritta a un volontariato che si occupa di distribuire il cibo ai senza fissa dimora”.
Ha anche studiato, pur di poter avere uno pezzo di carta in più così da poter trovare lavoro: “L’anno scorso mi sono anche iscritta ad un istituto professionale per servizi sociali, sono stata promossa al terzo superiore ma non so se continuerò per motivo del Reddito di cittadinanza, che ora verrà abolito”.
Anche la figlia segue un corso serale per conseguire il diploma “da piccola non ho avuto la possibilità di aiutarla, ora spero che questo governo si passi una mano sulla coscienza e prenda atto delle varie situazioni in cui versano donne sole e senza famiglia che possa aiutarle”