Bonus per single: quali sono le agevolazioni per chi vive da solo? L’attuale Governo sembra attualmente orientato verso una politica rivolta principalmente alle famiglie, a discapito, purtroppo, di chi è da solo. Fioccano i bonus e le agevolazioni per la famiglia. Esistono, tuttavia, alcune agevolazioni per i single. Vediamo quali.
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Bonus per single: Tari agevolata
Chi vive da solo paga una tassa Tari più bassa. Più che di uno sconto Tari, si tratta proprio del suo funzionamento e dei metodi di calcolo ad essa correlati.
La Tari viene infatti calcolata sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare, viene da sé dunque che chi vive solo beneficia di una Tassa minore rispetto ad una famiglia.
Oltre al numero dei componenti, la Tari viene calcolata sulla base di questi ulteriori parametri:
- superficie in metri quadri della casa o altro immobile per cui deve essere pagata l’imposta;
- periodo di riferimento;
- quota fissa (che si ottiene moltiplicando i metri quadrati dell’unità immobiliare per il numero di persone che vi abitano);
- quota variabile;
- quota provinciale 4-5%.
Sconti affitto per i single
Detrazioni e sconti sui canoni di affitto per chi vive da solo: questa è una delle agevolazioni possibili nel 2023.
Per i giovani studenti tra i 20 ed i 30 anni che vivono da soli, è possibile una detrazione Irpef sulla base del reddito familiare. Prevista una detrazione fiscale in base allo scaglione Irpef di appartenenza anche per chi vive da solo a seguito di trasferimento, per motivi lavorativi.
Bonus mamme single figli disabili
Un bonus da evidenziare per il 2023 è quello per le mamme single con figli minorenni disabili a carico. Il bonus spetta alle:
- mamme disoccupate o monoreddito,
- mamme single e con un nucleo familiare monoparentale;
- mamme con figli a carico che abbiano una disabilità riconosciuta in percentuale superiore al 60%.
L’importo massimo fissato per il bonus in oggetto è di 500 euro al mese .
Assegno di vedovanza
Chi ha perso il marito o moglie e vive da sola/o, può richiedere l’assegno di vedovanza. Il requisito principale per ottenere l’assegno è l’essere invalidi al 100%, o titolati di un assegno di accompagnamento, o inabili al lavoro. Si deve trattare, insomma, di persone non in grado di prendersi cura di sè, inabili al lavoro e che non possono garantirsi un sostentamento.
Ulteriori requisiti per poterlo ottenere sono:
- essere vedovo o vedova di un dipendente (pubblico o privato)
- percepire la pensione di reversibilità
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