Truffe Booking e vacanze in malora. Gli inconvenienti spiacevoli legati alla prenotazione di appartamenti inesistenti su piattaforme come Booking sono sempre più diffuse. In questa caldissima estate, infatti, tante sono le segnalazioni giunte in redazione da parte di vacanzieri che si sono ritrovati davanti a porte chiuse, appartamenti fatiscenti o, addirittura, inesistenti, tutto il contrario rispetto alle belle descrizioni presenti sul sito. Tra phishing e account violati, poi, la lista delle manovre fraudolente è lunga: nel 2023 la polizia postale ha reso note ben 16000 truffe online e questo numero è destinato sicuramente ad aumentare con l’evolversi delle tecnologie e la situazione economica ancora più in discesa.
Dopo aver trattato il money muling e lo skimming, andiamo a scoprire come funzionano le truffe su booking, quali segnali devono allarmare e come proteggere i propri soldi dalle mani virtuali e adunche degli hacker?
Come funzionano le truffe Booking?
Le truffe booking o su altre piattaforme di prenotazione vacanze possono avvenire in vari modi, ma solitamente seguono uno schema ricorrente:
- Creazione di annunci falsi: i truffatori pubblicano annunci di appartamenti lussuosi o con prezzi particolarmente competitivi. Questi annunci appaiono legittimi, con foto curate, descrizioni dettagliate e persino recensioni fasulle.
- Comunicazione esterna alla piattaforma: un segnale comune di truffa è quando il presunto proprietario richiede di continuare la comunicazione fuori dalla piattaforma ufficiale, ad esempio tramite email o WhatsApp. Questo permette loro di evitare il controllo delle piattaforme e di richiedere pagamenti in modo diretto.
- Creazione di siti cloni: a prenotazione avvenuta, vi è la ricezione di messaggi che comunicano che il pagamento non è andato a buon fine. A corredo, un link a un sito clone a quello di booking, in cui immettere nuovamente i dati della carta che verranno registrati dai truffatori.
- Richiesta di pagamento anticipato: viene spesso chiesto un pagamento anticipato tramite bonifico bancario o altri metodi non tracciabili ponendo anche una certa fretta alle operazioni. Una volta effettuato il pagamento, il truffatore sparisce, lasciando il turista senza soldi e senza alloggio.
Tra indirizzi vaghi e tariffe più basse della media, quindi, il vacanziere è attratto e abbindolato. Le recensioni, spesso, non bastano a svelare i malintenzionati: quelli più bravi, infatti, non lasceranno alcun dettaglio al caso.
Appartamenti inesistenti, come riconoscerli?
La miglior arma contro le truffe booking, in questi casi, è la conoscenza e la difesa. Saper riconoscere gli appartamenti inesistenti su booking o altre piattaforme potrà salvare le vacanze. La piattaforma, nonostante i controlli assidui sui propri host, può avere nel suo catalogo qualche furbetto dalle cattive intenzioni.
Leggere sempre, quindi, sia le descrizioni dell’appartamento che le recensioni. I feedback di altri clienti sono la base per poter evitare brutte sorprese: potrà fare la differenza, ad esempio, il concentrarsi su appartamenti con molti commenti da parte di altri vacanzieri, tra cui anche recensioni non pienamente perfette.
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Ancora, una rapida ricerca su google o cercare il posto su google maps è un’altra buona mossa da non sottovalutare, così da poter verificare le informazioni fornite dall’host. Poi, attenzione ai pagamenti sospetti fuori dalla piattaforma di booking o altri siti simili: questi apportano una garanzia all’acquirente, i pagamenti diretti invece non sono per la maggior parte contestabili.
Account hackerati e host inconsapevoli
In redazione sono arrivate anche altre testimonianze di truffe che coinvolgono proprietari di account inconsapevoli. Nel caso specifico, un utente lamenta l’hackeraggio del proprio account, con creazione di un annuncio di un falso appartamento e ricezione di contatti da vacanzieri invogliati a soggiornare da lui. Il povero malcapitato, quindi, si è trovato i contatti da parte di possibili clienti per un appartamento mai messo in catalogo.
Fortunatamente nell’account i dati delle carte erano obsoleti e il team di booking è intervenuto tempestivamente per risolvere il problema. Ma il brutto quarto d’ora nello scoprire la truffa è una sensazione che non si augura a nessuno.
Cosa fare se si è vittima di una truffa su Booking?
Se, nonostante le precauzioni e i tanti controlli a recensioni e annunci, sei caduto comunque vittima di una truffa, è importante agire rapidamente:
- Contatta immediatamente Booking o la piattaforma interessata: segnala l’accaduto al servizio clienti della piattaforma per tentare di bloccare il pagamento o ottenere un rimborso.
- Sporgi denuncia alle autorità: fornisci tutte le prove a tua disposizione, come conversazioni, ricevute e dettagli di pagamento, alle forze dell’ordine.
- Avvisa altri viaggiatori: lascia recensioni negative sull’annuncio per avvisare altre persone del rischio e contribuire a bloccare il truffatore.