
Caos ADI decaduta: molti utenti stanno sperimentando la decadenza della loro domanda per l’assegno di inclusione, nonostante la loro documentazione relativa alla invalidità (e le relative percentuali) siano corrette. Cosa sta succedendo?
AGGIORNAMENTO: Già lo scorso 27/09/2024 l’INPS ha fornito chiarimenti, spiegando che l’errore è da imputarsi a un malfunzionamento dei sistemi INPS. Anche per queste domande di ottobre 2024 probabilmente la causa dello stato in Decaduta è da imputarsi a errori di sistema, che si spera possano rientrare nei prossimi giorni e risultare correttamente Accolte. Però, ancora, non è noto quando il problema verrà risolto.
Caos ADI decaduta: le ipotesi
Nonostante il diritto di ottenere ADI sulla base di una invalidità accertata e certificata, molti fruitori ADI hanno le loro domande poste sorprendentemente in decadenza.
Ma perché sta succedendo e come fare per rimediare? Si tratta, ovviamente, di una questione molto grave, dal momento che il ballo ci sono i bilanci economici di famiglie che vivono già difficili situazioni, vista la presenza di disabili nel nucleo.
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Non abbiamo certezza del perché stia accadendo, ciò che appare plausibile è che i sistemi INPS abbiano commesso un errore, errore che al momento pare accomunare una platea di persone in una precisa circostanza: tutte le domande in decadenza sembrano essere prive del decreto di omologa del tribunale, attestante l’invalidità del soggetto percettore ADI.
Decreto di omologa per l’invalidità: come funziona?
Il decreto di omologa è un documento che ufficializza l’invalidità di una persona, emesso con la finalità di ottenere prestazioni economiche per l’ invalidità civile, cecità, sordità, etc.
Tale decreto viene emesso da INPS o, nel caso di controversie e ricorsi, dal giudice a seguito dell’accertamento sanitario di un CTU (Consulente tecnico d’ufficio). Il documento, una volta redatto, viene registrato da INPS, che provvede dunque a erogare le prestazioni cui hanno diritto gli invalidi.
INPS, sulla base del decreto di omologa eroga dunque la prestazione. Ora, potrebbero essersi verificate diverse ipotesi in merito alla domanda decaduta in relazione al decreto di omologa. Ovvero:
- queste persone potrebbero non essere in possesso di un decreto di omologa;
- il decreto potrebbe non essere stato notificato tempestivamente a INPS;
- il decreto potrebbe essere stato notificato, ma i sistemi INPS non lo hanno correttamente registrato.
Altri errori potrebbero riguardare, ipoteticamente, anche il decreto di omologa nello specifico, ed i suoi requisiti fondamentali, per cui potrebbe essersi verificata (ipotesi più rara):
- decadenza dell’azione giudiziaria;
- assenza dell’insorgenza dello stato invalidante precedentemente dichiarato dal giudice;
- insussistenza del requisito reddituale
- assenza del requisito del mancato svolgimento dell’attività lavorativa.