Da oggi, 1° settembre, apre la piattaforma SIISL . Insieme a lei anche il sistema di invio della domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro (noto anche come SFL).
E’ possibile procedere con l’invio delle domande per ottenere il sussidio da 350 euro mensili. A breve disponibile anche il servizio per l’assegno di inclusione, come è possibile notare dalla schermata che segue.
Vediamo insieme ulteriori dettagli.
Requisiti per SFL
Prima di enunciare la procedura per la presentazione della domanda, vediamo quali sono i requisiti per accedere al sussidio.
Un patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa (il cui limite è di 150mila euro) non superiore a 30mila euro
Un patrimonio mobiliare come definito ai fini ISEE di 6000 euro per i nuclei monocomponenti, 8000 euro per i nuclei da due componenti, 10mila euro per i nuclei composti da 3 o più componenti.
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I veicoli non possono superare la cilindrata di 1600 cc, i motoveicoli quella di 250 cc (leggi qui ulteriori requisiti in merito ai veicoli, che sono i medesimi dell’ADI).
Piattaforma SIISL: come presentare domanda per SFL?
Il Supporto per la formazione nasce come sussidio rivolto a coloro che non rientrano nei requisiti per l’Assegno in inclusione. Si tratta nello specifico dei cosiddetti “occupabili”, ovvero quelle persone tra i 18 ed i 59 anni, che non hanno all’interno del nucleo familiari minori, o disabili.
Basterà semplicemente recarsi all’indirizzo Supporto formazione e lavoro (inps.it) e procedere con l’acquisizione della domanda (o consultarla nel caso avessimo già fatto domanda)
Per compilare la domanda bisogna inserire diversi dati, come Residenza, patrimoni, documenti etc.. Consigliamo se non si è sicuri su cosa inserire l’assistenza di un CAF di fiducia
Dopo di che, potremo recarci sulla piattaforma https://siisl.lavoro.gov.it/ , fare login con le nostre credenziali SPID o CIE
Una volta all’interno dovremmo compilare il nostro CV e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) e il Patto di Servizio Personalizzato.
Patto di attivazione digitale
In sede di compilazione della domanda, dovremo anche firmare il patto di attivazione digitale, ossia il patto col quale prenderemo l’impegno di recarci successivamente, appena convocati, presso i Centri per l’impiego, per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato.
Patto di servizio personalizzato
Dopo il patto di attivazione digitale, si procede col patto di servizio personalizzato. L’interessato viene dunque convocato presso i centri per l’impiego e verrà indirizzato verso le Agenzie per il lavoro, che progetteranno su misura il percorso più congeniale alla sua situazione e sulla base delle sue abilità ed inclinazioni.
Ricordiamo che il rifiuto di una offerta di lavoro congrua, comporta la decadenza dal beneficio. Qui trovi ulteriori informazioni riguardo a cosa succede se rifiuti una offerta di lavoro.