Assegni previdenziali e civili: quali sono le differenze? Tra le varie forme di supporto e assistenza economica che lo stato fornisce ai cittadini, abbiamo anche quelle civili e previdenziali. Questi due categorie di assegni, sono molto diverse tra loro, pur avendo molto spesso simili finalità. Per questo vengono spesso confuse le une con le altre. Cerchiamo di fare chiarezza.
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ToggleAssegni previdenziali e civili: le differenze
Gli assegni previdenziali sono prestazioni economiche erogate a lavoratori che hanno maturato dei diritti grazie ai loro contributi versati nella loro carriera lavorativa. A parte il comune caso della pensione, che si acquisisce nell’ordine naturale delle cose al raggiungimento dell’età pensionabile, vi sono altri casi in cui una persona può percepire assegni di natura diversa, in ragione di una ridotta o assente capacità lavorativa sopravvenuta per malattie o infortuni.
Gli assegni civili, sono invece una forma di protezione sociale che esula dal versamento dei contributi: il percettore ottiene l’assegno per il sol fatto di essere in una condizione di disabilità, a prescindere che abbia o meno versato i contributi necessari (o che abbia mai lavorato).
Quali sono gli Assegni previdenziali?
Sono forme di assegni previdenziali:
- l’assegno ordinario di invalidità;
- la pensione privilegiata;
- la pensione di inabilità;
- la pensione di invalidità specifica
L’assegno ordinario di invalidità si rivolge a quei lavoratori che per causa di malattia o infortunio sono divenuti parzialmente incapaci di svolgere una attività lavorativa, e che hanno cioè una capacità lavorativa ridotta ma non assente.
La pensione di privilegio è invece una pensione riservata solo a coloro divenuti invalidi per “causa di servizio”, quindi in sostanza appartenenti alle forze armate e militari, come specificato da INPS e come statuito a seguito dell’abrogazione con legge del 6 dicembre 2011.
La pensione di inabilità è uno strumento rivolto a coloro che si trovino nella incapacità totale a poter svolgere una qualsiasi attività lavorativa.
Infine, la pensione di invalidità specifica è un tipo di pensione per lavoratori dello spettacolo, che viene erogata nel momento in cui l’artista non sia più in grado di svolgere la sua attività come professionista dello spettacolo.
Tutti questi tipi di pensione sono subordinati al versamento dei contributi da parte del lavoratore.
Assegni civili: uno strumento di protezione del cittadino
Gli assegni civili, a differenza di quelli previdenziali, non dipendono dal versamento di contributi e sono finanziati dalla fiscalità generale dello Stato. Rientrano nelle prestazioni assistenziali e sono erogati a persone che si trovano in condizioni di bisogno economico o che presentano una disabilità o un’invalidità che rende loro difficile o impossibile svolgere attività lavorative.
Abbiamo diversi tipi di assegni civili, e sono:
L’assegno sociale è una prestazione destinata a persone anziane che non hanno versato contributi sufficienti per accedere a una pensione di vecchiaia o a chi, pur avendo raggiunto l’età pensionabile, non dispone di un reddito adeguato. Questo è il caso frequente di chi percepisce già un assegno di invalidità ordinaria, e compie il 67esimo anno di età.
La pensione di invalidità civile è una una prestazione economica concessa a persone con disabilità o invalidità che riducono significativamente la loro capacità lavorativa o autonoma. Gli invalidi civili possono ottenere un assegno se presentano una percentuale di invalidità riconosciuta dalla commissione medica, che di solito deve essere almeno del 74%.
Anche questo tipo di pensione è erogato indipendentemente dall’aver maturato contributi durante la vita lavorativa. Il suo importo varia a seconda della gravità dell’invalidità.
Infine, l’indennità di accompagnamento rientra anch’essa nella categoria delle prestazioni assistenziali civili, ma è destinata alle persone che, a causa di gravi condizioni fisiche o psichiche, non sono in grado di compiere autonomamente le attività quotidiane e necessitano quindi di assistenza continua. L’indennità di accompagnamento non è soggetta a limiti di reddito ed è cumulabile con altre prestazioni di invalidità.