In questi anni, i percettori del reddito sono stati abituati a percepire l’Assegno Unico su RdC. Ma ora si domandano spesso: l’assegno di inclusione e l’assegno unico saranno compatibili?
Cerchiamo di dare una risposta a questa frequentissima domanda degli utenti.
Assegno inclusione e assegno unico: analisi dei requisiti
L’assegno di inclusione, che sostituirà il Reddito di cittadinanza a Gennaio 2024, si rivolge a una platea di persone più ristretta rispetto a RdC. Come infatti sappiamo, percepiranno l’assegno di inclusione quei nuclei familiari in cui siano presenti:
- over 60
- disabili
- minorenni
I cosiddetti “occupabili”, invece, ovvero quelle persone tra i 18 ed i 59 anni che non hanno nel nucleo familiare né un minore né un disabile e non si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, percepiranno invece il Supporto per la formazione e il lavoro.
L’assegno unico si rivolge invece alle famiglie con figli, e, come da definizione INPS, si tratta letteralmente di un “sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili”.
L’importo dell’assegno unico varia sulla base dell’ISEE, e va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro al mese per ogni figlio minorenne a carico. Quanto ai figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi sono diminuiti, e vanno da un minimo di 25 euro ad 85 euro al mese.
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Dunque, assegno di inclusione e assegno unico saranno compatibili? La risposta è sì.
Compatibilità assegno inclusione e assegno unico
Il calcolo dell’assegno di inclusione viene effettuato, come già avviene per RdC, sulla base delle scale di equivalenza, suddivise come segue:
- il richiedente ha un valore di 1;
- gli altri membri maggiorenni sono esclusi dal calcolo;
- agli over 60 viene attribuito un valore pari a 0,4 (così come ai maggiorenni che abbiano carichi di cura per un disabile o minori di 3 anni o almeno 3 figli minori)
- a ciascun membro disabile viene assegnato un valore pari a 0,5;
- ai minori sarà assegnato invece un punteggio di 0,15 fino al secondo, che scende a 0,10 dal terzo in poi.
Usa il nostro calcolatore per scoprire a quanto ammonta il tuo Assegno di Inclusione.
La scala di equivalenza dell’assegno di inclusione è una scala più restrittiva rispetto a quella del reddito di cittadinanza, che ad esempio offriva 0,2 per ogni figlio minore e non 0,15 come invece accade ora per ADI. Ma c’è un motivo: la ragione di tale modifica ai parametri dell’ADI risiede nel fatto che l’assegno di inclusione sarà totalmente cumulabile con l’AUU.
Questo significa che seppure i minorenni hanno un peso minore all’interno del calcolo dell’assegno di inclusione, tale “minorazione” all’ADI verrà in un certo senso compensata dall’Assegno Unico e Universale e dal fatto che le due misure sono totalmente cumulabili.
Facciamo un esempio pratico. Famiglia con reddito di 8000 euro composta da:
- 2 genitori
- 2 minori, di 5 e 7 anni.
Per la scala di equivalenza di ADI, a una famiglia così composta spetteranno al massimo 650 euro, tenuto conto della loro situazione patrimoniale e finanziaria (leggi qui i limiti patrimoniali e finanziari per l’assegno di inclusione). A questa famiglia così composta, spetterà dunque anche l’AUU, per ciascun figlio a carico, sulla base della loro situazione economica e della fascia ISEE cui appartengono.