Bonus ISCRO: Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa. L’incentivo si rivolge agli iscritti alla Gestione Separata. Si tratta di un contributo che viene erogato per sei mesi senza accredito di contribuzione figurativa. Incompatibilità con pensioni, NASpI, DIS-COLL, ALAS, indennità discontinuità lavoratori spettacolo, Assegno di Inclusione e cariche politiche.
Bonus ISCRO: requisiti e importi
Il bonus si rivolge agli iscritti alla Gestione Separata che esercitano attività di lavoro autonomo come professione abituale.
L’indennità è valida per sei mesi, a partire dal giorno successivo dell’invio della domanda, e non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio della fruizione stessa. In sostanza, se richiedo l’indennità nel 2024, non potrò chiederla poi fino al 2027.
Gli importi, calcolati su base semestrale, sono del 25%, della media dei redditi semestrali da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto “nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda” (come specificato da INPS).
Per calcolare l’importo dunque è necessario:
- sommare i redditi dell’ultimo biennio;
- fare dunque una media dividendo per due (per ottenere la media)
- dividere nuovamente per due per trovare la base semestrale;
- moltiplicare il risultato per il 25%
Facciamo un esempio concreto con degli importi:
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- determinare la media del reddito: (8.000 euro + 7.000 euro = 15.000 euro / 2 = 7.500 euro);
- dividere il risultato per due: (base semestrale 7.500 euro / 2 = 3.750 euro);
- moltiplicare il risultato per il 25%: (3.750 euro x 25% = 937,50 euro).
Si ricorda comunque che l’importo mensile non deve essere inferiore a 250 euro, e non può superare gli 800 euro.
Quali redditi vengono considerati ai fini ISCRO?
Ai fini ISCRO vengono considerati solamente i redditi da attività lavorativa autonoma del quadro RE, RH o LM, nel caso rispettivamente di:
- attività professionale individuale;
- partecipazione a studi associati;
- soggetti in regime forfettario.
Sono invece esclusi i redditi da lavoro:
- dipendente;
- parasubordinato;
- da partecipazione a impresa.
Oneri a carico dei beneficiari ISCRO
I beneficiari dell’indennità ISCRO hanno l’obbligo di partecipare a percorsi di aggiornamento professionale.
I criteri e le modalità di partecipazione ai percorsi “sono definiti con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (dopo aver raggiunto un’intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano – Alto Adige)”, così come riporta INPS.
Decadenza dal beneficio
La decadenza opera invece per i beneficiari quando:
- vi sia cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’indennità (art. 1, comma 151);
- si diventi titolari di trattamento pensionistico diretto (art. 1, comma 144, lett. a), e comma 146);
- avvenga iscrizione ad altre forme previdenziali obbligatorie (art. 1, comma 144, lett. a), e comma 146);
- si acquisisca titolarità dell’Assegno di inclusione (art. 1, comma 144, lett. b), e comma 146).
Presentazione della domanda ed ulteriori requisiti
Il beneficiario deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
- non essere titolare di trattamento pensionistico diretto;
- non avere nessuna forma di assicurazione presso altre forme previdenziali obbligatorie alla data di presentazione della domanda;
- non fruire dell’Assegno di Inclusione per l’intero periodo di fruizione della indennità ISCRO, pena la decadenza dalla prestazione;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda (anno di riferimento), inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo relativo ai due anni precedenti all’anno di riferimento;
- aver avuto, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12mila euro, (calcolato ogni anno sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente);
- avere regolarità nei versamenti dei contributi previdenziali obbligatori;
- essere titolare di una partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, in relazione all’attività che ha determinato l’iscrizione alla gestione previdenziale attuale;
- autocertificare, al momento della presentazione della domanda, i redditi generati per ciascun anno di interesse, qualora non siano già disponibili presso l’Istituto.
Per presentare la domanda, è sufficiente recarsi alla sezione dedicata ad ISCRO sul portale INPS e cliccare su “Utilizza il servizio”. Basterà compilare il modulo e seguire la procedura guidata.