Dal 1° gennaio 2025, il bonus riqualificazione energetica subisce una riduzione significativa delle detrazioni fiscali. La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito nuove regole per gli incentivi dedicati all’efficientamento energetico, con aliquote più basse e condizioni più restrittive.
Se fino al 2024 era possibile usufruire di detrazioni fino all’85%, con percentuali più elevate per determinati interventi, dal 2025 le nuove disposizioni prevedono:
- una detrazione del 50% per le prime case, ovvero le abitazioni principali;
- una detrazione del 36% per gli altri immobili, come seconde case e unità immobiliari non destinate a residenza principale.
Queste detrazioni dovranno essere ripartite in 10 rate annuali di pari importo, come avviene per il bonus ristrutturazioni.
Le agevolazioni si ridurranno ulteriormente a partire dal 2026, con un ulteriore taglio delle aliquote che renderà sempre meno conveniente investire in interventi di efficientamento energetico. Alla luce di questi cambiamenti, è fondamentale conoscere i dettagli delle nuove norme per pianificare gli interventi in modo strategico e massimizzare il risparmio fiscale.
Come cambia il bonus riqualificazione energetica nel 2025?
A partire dal 2025, il sistema di detrazioni per l’efficientamento energetico subisce un taglio generalizzato, con una riduzione delle percentuali di detrazione e una diversa distribuzione degli incentivi. Le nuove aliquote previste sono:
- 50% per gli interventi realizzati sulle abitazioni principali, ovvero gli immobili in cui il proprietario ha la residenza anagrafica e che possiede a titolo di proprietà o di diritto reale di godimento;
- 36% per gli interventi realizzati su altre tipologie di immobili, come seconde case, case vacanza o unità immobiliari a reddito.
Queste detrazioni dovranno essere suddivise in 10 rate annuali di pari importo, recuperate in fase di dichiarazione dei redditi, come già avviene per le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie. Le agevolazioni si ridurranno ulteriormente nel 2026 e 2027, con aliquote che scenderanno:
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- al 36% per le abitazioni principali;
- al 30% per tutte le altre tipologie di immobili.
Questa progressiva riduzione delle detrazioni ha l’obiettivo di uniformare i benefici fiscali per le ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica, limitando le agevolazioni più elevate concesse negli ultimi anni.
Quali interventi sono incentivati e quali sono esclusi?
Anche nel 2025, il bonus per la riqualificazione energetica continua a coprire diversi interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma con alcune importanti modifiche e limitazioni rispetto agli anni precedenti. Restano incentivati gli interventi relativi a:
- isolamento termico di pareti, tetti e superfici disperdenti, con l’obiettivo di migliorare la coibentazione degli edifici e ridurre le dispersioni di calore;
- sostituzione di infissi e serramenti, con l’installazione di finestre ad alta efficienza energetica che contribuiscono a diminuire i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti;
- installazione di pompe di calore e sistemi ibridi, che combinano caldaie a condensazione e pompe di calore per ridurre il fabbisogno energetico e le emissioni di CO2.
Un’importante novità riguarda l’esclusione delle caldaie alimentate a combustibili fossili dagli incentivi previsti per il triennio 2025-2027. A partire dal 1° gennaio 2025, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale non saranno più agevolati se prevedono l’installazione di caldaie a gas o alimentate con altri combustibili fossili.
Questa misura rappresenta una svolta significativa rispetto agli anni precedenti, in cui anche le caldaie a condensazione alimentate a gas erano incluse tra gli interventi incentivati. L’obiettivo del governo è quello di favorire l’adozione di tecnologie più sostenibili, come le pompe di calore elettriche e i sistemi ibridi, contribuendo alla transizione energetica e alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Chi può ottenere la detrazione massima del 50%?
Il nuovo sistema di incentivi introduce una distinzione importante tra abitazioni principali e altre tipologie di immobili.
Per ottenere la detrazione massima del 50% nel 2025, è necessario che l’intervento sia effettuato su un immobile che rispetti i seguenti criteri:
- sia adibito ad abitazione principale, ovvero sia la residenza anagrafica del proprietario;
- sia posseduto a titolo di proprietà o di un altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione).
Negli altri casi, ovvero per interventi su seconde case, immobili a reddito o destinati ad altri usi, la detrazione è limitata al 36% nel 2025 e scenderà al 30% a partire dal 2026.
Questa differenza di trattamento rende particolarmente importante pianificare gli interventi in funzione della destinazione d’uso dell’immobile, privilegiando quelli sulla prima casa per ottenere la detrazione più elevata possibile.
Come accedere al bonus riqualificazione energetica 2025?
Per usufruire delle detrazioni fiscali previste dal bonus riqualificazione energetica, è necessario seguire una serie di procedure e rispettare determinati requisiti tecnici e burocratici.
Gli elementi chiave per accedere agli incentivi sono:
- pagamenti tracciabili, effettuati tramite bonifico parlante, con l’indicazione nella causale del riferimento normativo dell’agevolazione;
- certificazione energetica (APE), necessaria per dimostrare il miglioramento dell’efficienza dell’edificio e attestare il rispetto dei requisiti minimi richiesti;
- rispetto dei requisiti tecnici, con l’installazione di impianti e materiali che garantiscano prestazioni adeguate ai fini del risparmio energetico;
- ripartizione della detrazione in 10 anni, senza possibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, strumenti che sono stati eliminati per queste agevolazioni.
Il mancato rispetto di uno solo di questi requisiti può comportare la perdita del diritto alla detrazione, rendendo essenziale una corretta gestione della documentazione e dei pagamenti.
Il bonus riqualificazione energetica 2025 segna una svolta rispetto agli anni precedenti, con detrazioni ridotte, una ripartizione più lunga e una distinzione chiara tra prima casa e altri immobili.
Chi intende riqualificare il proprio immobile deve pianificare gli interventi in modo strategico, tenendo conto del progressivo taglio delle detrazioni nel 2026 e 2027. Per ottenere il massimo risparmio fiscale, conviene sfruttare al meglio il 2025, prima che le agevolazioni si riducano ulteriormente.