Le bollette di luce e gas possono essere detratte nel modello 730, ma non da tutti. L’agevolazione fiscale è riservata esclusivamente ai titolari di partita IVA in regime ordinario, che utilizzano le utenze per fini professionali. I lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono quindi scaricare queste spese, ma solo rispettando alcune condizioni precise.
La detrazione diventa più complessa quando l’attività viene svolta da casa: in questo caso, l’ammontare detraibile è ridotto e il contratto dell’utenza deve essere intestato alla partita IVA con tariffa business.
Chi può scaricare le bollette di luce e gas nel 730?
La possibilità di detrarre le bollette di luce e gas nel 730 non è concessa a tutti i contribuenti, ma solo a determinate categorie di lavoratori. In particolare, possono beneficiare di questa detrazione:
- i titolari di partita IVA che operano con regime ordinario. Sono esclusi coloro che aderiscono al regime forfettario, poiché il loro sistema fiscale prevede una tassazione semplificata senza possibilità di dedurre le spese sostenute;
- i liberi professionisti e lavoratori autonomi, che utilizzano le utenze per lo svolgimento della propria attività;
- gli imprenditori e gli artigiani, ma solo se le utenze sono destinate all’attività produttiva. Un artigiano, ad esempio, può detrarre le bollette del laboratorio, ma non quelle della sua abitazione privata.
Le spese per le utenze domestiche, quindi, non possono essere detratte a meno che l’abitazione non coincida con l’unico luogo in cui il professionista esercita la propria attività.
Come funziona la detrazione delle bollette di luce e gas?
Nel caso in cui l’attività lavorativa venga svolta esclusivamente da casa, è possibile detrarre le bollette di luce e gas, ma solo rispettando alcune condizioni precise. Non è sufficiente, infatti, essere titolari di partita IVA: la detrazione segue regole specifiche stabilite dall’Agenzia delle Entrate.
Le condizioni da rispettare sono le seguenti:
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- attività svolta esclusivamente in casa: il professionista non deve avere altri luoghi di lavoro, come uffici o laboratori. Se dispone di un ufficio separato, le utenze della propria abitazione non sono detraibili;
- detrazione parziale: le bollette non possono essere dedotte per intero, ma solo al 50% del loro importo. Questo perché l’Agenzia delle Entrate presuppone che una parte del consumo sia legata alla vita privata e non all’attività lavorativa;
- contratto business: per poter scaricare le bollette nel 730, il professionista deve avere un contratto di fornitura intestato alla propria partita IVA e classificato come utenza business. I contratti residenziali non danno diritto alla detrazione, anche se l’immobile è adibito a uso promiscuo tra abitazione e attività lavorativa.
Senza il rispetto di questi requisiti, non è possibile includere le bollette tra le spese deducibili nella dichiarazione dei redditi.
Chi non può scaricare le bollette nel 730?
Non tutti i contribuenti possono beneficiare di questa detrazione. Sono esclusi:
- i lavoratori dipendenti e i pensionati, poiché le spese personali per le utenze domestiche non rientrano tra quelle deducibili nel modello 730. Per i privati è previsto il bonus sociale;
- i titolari di partita IVA in regime forfettario, in quanto questo regime prevede una tassazione su base forfettaria, senza possibilità di scaricare i costi sostenuti durante l’anno.
Anche i professionisti con partita IVA ordinaria devono prestare attenzione, perché le bollette dell’abitazione privata non sono detraibili se l’immobile non è utilizzato esclusivamente per l’attività lavorativa.
Come inserire le spese nel 730?
Per ottenere la detrazione delle bollette di luce e gas nel modello 730, è necessario seguire alcuni passaggi precisi e conservare tutta la documentazione richiesta dall’Agenzia delle Entrate in caso di controlli. I passaggi da seguire sono:
- conservare le fatture delle bollette intestate alla propria partita IVA. È importante che i documenti riportino chiaramente i dati dell’intestatario e il tipo di contratto sottoscritto;
- verificare la tipologia di contratto, che deve essere business e non residenziale. I contratti domestici non danno diritto alla detrazione;
- calcolare correttamente l’importo detraibile, applicando la riduzione del 50% sulle spese totali, nel caso in cui l’attività sia svolta da casa.
La detrazione delle bollette avviene inserendo gli importi nelle voci di spesa deducibili all’interno del modello 730. Se si hanno dubbi sulla corretta compilazione, è consigliabile rivolgersi a un commercialista o a un CAF per evitare errori e possibili contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per evitare problemi con il Fisco, è essenziale rispettare tutti i requisiti richiesti, conservare le fatture e verificare che il contratto dell’utenza sia intestato alla partita IVA con tariffa business. Chi non è certo di poter beneficiare della detrazione può consultare un esperto fiscale per chiarire ogni dubbio e assicurarsi di rispettare la normativa vigente.