Fondo pensione, un metodo di risparmio che permette al singolo cittadino anche di avere una somma extra oltre alla pensione Inps per ottenere una vita più serena almeno da anziani, dopo una vita di lavoro. Vediamo quali sono le caratteristiche dei fondi per la pensione e come scegliere il più adatto.
Come funzionano fondi pensione e come si calcolano
Il fondo pensione è un sistema che consente di mettere del denaro da parte. Quando il cittadino che ha aperto il fondo matura i requisiti per andare in pensione, allora ottiene una pensione complementare di importo variabile in base a quanto ha versato e agli interessi maturati per contratto.
Il cittadino che sceglie il fondo pensione si impegna a versare una quota a cadenza regolare per un certo numero di anni, per poi accedere a una pensione extra al termine del contratto. La scadenza è indicata sull’accordo firmato.
Infatti, chi vuole aprire un fondo pensione firma un accordo con:
- banche;
- compagnie assicurative;
- uffici postali;
- società di mediazione;
- attività di gestione del risparmio.
Per accedere a questo strumento finanziario a tutti gli effetti. Per sapere quali sono gli enti che hanno le autorizzazioni di legge per proporre fondi pensione, si può consultare la pagina dedicata della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione COVIP. I fondi per ottenere una pensione aggiuntiva sono disponibili per tutti:
- i dipendenti possono usare il TFR per il fondo pensione. Il TFR si calcola applicando una percentuale del 6,91% al reddito annuale. Su uno stipendio di 15 mila euro netti all’anno, il TFR è di 1.036,50 euro. L’importo si inserisce nel fondo pensione all’inizio della collaborazione ed è il datore di lavoro a versare il TFR per il dipendente al fondo scelto. In questo caso la tassazione è pari al 15% di quanto versato come TFR. Questa percentuale scende dello 0,3% per ogni anno di versamento contributi al fondo, fino ad arrivare al 9 percento se si contribuisce al fondo pensione con il TFR per più di 15 anni;
- gli autonomi e i liberi professionisti pagano il fondo per conto proprio, con scadenze stabilite per contratto. Il versamento è mensile e si calcola:
- tra il 5% e il 15% del reddito annuale indicato nella dichiarazione dei redditi. In caso di reddito annuale pari a 10 mila euro, l’interessato deve versare un massimo di 1.500 euro all’anno, con un importo mensile che può arrivare fino a 660 euro. Il prezzo cambia in base alle assicurazioni aggiuntive applicate al fondo pensione;
- con un accordo che prevede versamenti di importo libero in base a quanto si è guadagnato nell’anno, ma con scadenze stabilite. In questo caso i versamenti sono continuativi.
- i non lavoratori, gli studenti o le persone senza reddito possono aprire un fondo pensione anche se non hanno uno stipendio. In questo caso, il fondo pensione va dichiarato nel 730 redditi della persona che percepisce il reddito principale. Non si può fare a meno di dichiararlo, perché l’assenza di questo elemento può comportare dei rischi penali per omessa dichiarazione. In questo caso l’importo si stabilisce per contratto con l’azienda che si occupa del fondo pensione.
La percentuale di rendimento è tra il 6,7% e l’8% circa in base al tipo di fondo scelto (dati 2023). Nel caso del lavoratore dipendente con 15 mila euro l’anno con un TFR di 1.036,50 euro annui, la tassazione è di:
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- 155,475 euro all’anno se non si superano i 15 anni di contribuzione;
- 93,285 euro annui se si superano i 15 anni di contribuzione per la pensione integrativa;
da moltiplicare per ogni anno di contribuzione. Il rendimento, invece, sarà tra i 69,44 euro e gli 82,92 euro all’anno in base al fondo pensione scelto. Questa somma si deve moltiplicare per gli anni di contribuzione. Infine si applica alla rendita la tassazione agevolata del 12,5% sui rendimenti.
La tassazione su un fondo che genera 82,92 euro di rendimento all’anno è di 10,36 euro annui, da aggiungere alle tasse applicate al TFR e da moltiplicare per gli anni di versamento dei contributi per il fondo pensione.
Quando conviene fare un fondo pensione e perché
Quando iniziare a pensare a un fondo per la pensione? L’età giusta è intorno ai 30 anni, come dimostrano anche gli strumenti online di calcolo dei contributi per maturare la pensione.
Tra i calcoli da fare c’è anche da capire se la presenza di un fondo pensione può incidere in futuro sull’accesso a sussidi come l’assegno di inclusione per i pensionati e in quale modo. Infatti basta pochissimo per superare le soglie previste dalla Legge e perdere così la possibilità di ottenere questi benefici.
Aprire un fondo pensione conviene quando si sa di non aver bisogno di incentivi, oppure è incerti su quanto ammonterà l’importo della pensione dello Stato.
In un clima economico difficile come quello che si vive oggi, ecco che scegliere un fondo di questo tipo conviene a tutti come paracadute per il futuro.
Perché pensare a un fondo pensione? Ecco alcuni motivi validi:
- non si ha un lavoro che consenta un’entrata fissa sui contributi;
- il cittadino non ha diritto alla totalizzazione dei contributi o alla ricongiunzione delle somme versate per via dell’assenza dei requisiti richiesti;
- la pensione pubblica arriva molto in avanti in età, oppure è troppo bassa di importo;
- ci si vuole tutelare per il futuro;
- si vuole ottenere una liquidità aggiuntiva. Infatti il fondo pensione consente di maturare un interesse, come avviene per i conti deposito.
Il cittadino che sceglie il fondo pensione si impegna a versare una quota a cadenza regolare per un certo numero di anni, per poi accedere a una pensione extra al termine del contratto. La scadenza è indicata sull’accordo firmato.
Durante il periodo dove si contribuisce al fondo, chi se ne occupa investe il denaro accumulato per offrire il rendimento più alto possibile alla persona che ha aperto il fondo per ottenere la pensione.
Fondo pensione, come sceglierlo
Come scegliere il fondo più adatto per la propria pensione? Ci sono diversi tipi di fondi a cui accedere:
- i fondi pensione aperti, con accesso a tutti, possono essere sottoscritti anche per conto di più dipendenti da datori di lavoro o sindacati;
- i Piani Individuali Pensionistici o PIP. Sono polizze sulla vita con un interesse definito per contratto e solo le compagnie di assicurazioni possono proporre;
- i fondi pensione chiusi, cioè solo per dipendenti che appartengono a una categoria di lavoratori. Infatti, non è possibile accedere da soli, ma è necessario che ci siano più adesioni per accedere a questo tipo di fondo pensione.
Per scegliere il fondo pensione più adatto alle proprie esigenze è importante stabilire la percentuale di rischio che si vuole correre. Infatti chi vuole ottenere un rendimento deve tenere conto dei rischi collegati allo strumento finanziario.
Ecco quali sono i fondi pensione dal rischio più basso al più alto:
- obbligazionario. La società che si occupa del fondo lo investe in titoli di Stato e altri investimenti sicuri, perché garantiti per legge. Il rischio è basso, ma anche i rendimenti sono bassi;
- garantito. Chi sceglie questo fondo lo fa perché la società che gestisce il fondo ha l’obbligo di restituire i contributi versati, anche se magari può perdere gli eventuali interessi. Il rischio è da definirsi medio-basso;
- bilanciato. Una parte del fondo viene investito in azioni e obbligazioni, così da dare i vantaggi di un interesse senza troppi rischi, per un rischio complessivo medio-basso;
- azionario. Chi si occupa del fondo investe in azioni, con una percentuale di rischio medio-alta.
Quale è il fondo pensione più conveniente
Il fondo pensione più conveniente in assoluto non esiste, ma ci sono fondi pensione convenienti in base alle circostanze in cui ci si trova. Per capire quale fondo fa al caso proprio è importante verificare:
- i costi dell’investimento. Commissioni, spese di gestione, quanto arriva alla fine del contratto, ecc.;
- i rendimenti, cioè gli interessi e quanto si ottiene di più rispetto a quanto si è contribuito (questa somma si definisce quota capitale);
- la volatilità, cioè come cambia la somma totale del fondo e quali sono gli strumenti finanziari utilizzati, ovvero quali rischi hanno;
- chi si occupa dell’investimento e quanto è affidabile.
Scegliere un fondo pensione adatto non è facile, ma ora si può scegliere quello più conveniente al proprio caso con questi pratici consigli!