Dicembre è un mese ricco di bonus, dalla tredicesima ed i suoi incrementi, al Bonus Natale. Vediamo insieme quali sono i bonus di dicembre 2024, facendo un breve riepilogo.
Bonus di dicembre 2024: tutti i bonus di fine anno
Bonus sulla tredicesima
In arrivo per alcune categorie di pensionati il bonus sulla tredicesima. L’importo aggiuntivo, che ammonta a 154,94 euro, spetta però non a tutti i pensionati.
I pensionati a beneficiarne, ha infatti specificato INPS in una nota, (messaggio n 3821 del 15/11/2024) sono solo quelli il cui importo non supera il trattamento minimo.
Si tratta di quei titolari di uno o più trattamenti pensionistici (diretti, anche di invalidità, o indiretti) erogati dall’Inps (lavoratori dipendenti, anche pubblici, e autonomi) o dalle Casse professionali di cui al Dlgs n. 509/1994 (es. Architetti, Ingegneri, Avvocati, Medici ed Odontoiatri, Notai, Commercialisti, Ragionieri, etc).
Inoltre, è concesso a sole due condizioni:
- l’importo totale della pensione non deve risultare superiore al trattamento minimo Inps che, considerando l’aumento definitivo del 5,4% nel 2024, è pari a 7.781,93€ aumentato del valore dell’importo aggiuntivo, cioè 7.936,87€ (7.781,93€ + 154,94€);
- è necessario che il reddito complessivo non sia assoggettabile all’IRPE, incluso il trattamento pensionistico, di una volta e mezza il trattamento minimo, cioè 11.672,9€ annui per il 2024
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Bonus Natale
Tra i temi caldi più discussi delle ultime settimane abbiamo il bonus Natale. Il bonus di 100 euro sulla tredicesima riservato ai lavoratori dipendenti.
Sin dagli inizi il bonus ha destato diverse perplessità, inerenti non soltanto all’importo, ritenuto esiguo dai più scettici all’opposizione, ma anche a un suo filone lievemente discriminatorio.
Inizialmente, infatti, il bonus sarebbe spettato ai soli nuclei con figli e coniuge a carico. Sulla scia delle insistenze (legittime) da parte dell’opposizione, che riteneva il bonus inaccettabilmente iniquo nei confronti dei nuclei monogenitoriali, è stato sottoposto infine a un’estensione: ora, spetta anche ai nuclei monogenitoriali.
Ma non solo: il bonus spetta anche ai neo-disoccupati, a patto che abbiano firmato il contratto di lavoro nel 2024 e non prima.
Tredicesima
In arrivo invece per tutti i lavoratori la tredicesima, (priva del bonus di cui sopra, riservato, come abbiamo detto, alle categorie sopra indicate).
La tredicesima spetta a tutti i:
- Lavoratori subordinati (tempo indeterminato e determinato, full-time e part-time)
- Lavoratori domestici (colf, badanti, baby-sitter)
- Pensionati (titolari di pensioni INPS, alcuni dei quali hanno diritto al bonus di cui sopra)
- Apprendisti
- Lavoratori agricoli
- Lavoratori in cassa integrazione (proporzionalmente)
- Soci lavoratori di cooperative
La tredicesima mensilità viene calcolata sui mesi effettivamente lavorati. Un lavoratore che guadagna, ad esempio, 1500 euro al mese, e che ha lavorato per l’intero anno, riceverà l’intero importo del suo stipendio nella tredicesima.
Differentemente, un lavoratore che ha lavorato solamente per sei mesi, riceverà una tredicesima proporzionale ai mesi lavorati, quindi la tredicesima è dimezzata: al lavoratore spettano 750 euro.
Quattordicesima
La quattordicesima sarà destinata a oltre 200mila pensionati con contribuzione obbligatoria e verrà erogata insieme alla pensione di dicembre 2024. Per questa tranche, riferita al secondo semestre dell’anno, sono stati adottati i limiti di reddito aggiornati, determinati in base al tasso definitivo del +5,4% stabilito a luglio 2024.
Potranno riceverla i pensionati che hanno compiuto 64 anni tra agosto e dicembre 2024 (tra luglio e dicembre per i pensionati della gestione pubblica) o che sono diventati titolari di pensione nel corso del 2024, previa verifica del rispetto dei requisiti reddituali. La misura include anche i nuovi beneficiari, ampliando così la platea degli aventi diritto. Tuttavia, l’accesso alla quattordicesima è subordinato al rispetto di specifici requisiti contributivi e di reddito, escludendo alcune categorie.
Non hanno diritto alla quattordicesima:
- i titolari di pensione per invalidità civile;
- i beneficiari di pensione sociale o assegno sociale;
- i titolari di pensione di rendita Inail;
- i beneficiari di pensione di guerra.
Per accedere all’importo massimo, il reddito complessivo annuo lordo non deve superare i 11.672,90 euro (1,5 volte il trattamento minimo Inps). Per un importo ridotto, il limite massimo è fissato a 15.563,86 euro (due volte il trattamento minimo).