Dichiarazione sostitutiva unica, come funziona con la compilazione dell’ISEE? La dichiarazione DSU è precompilata di solito, ma può capitare di dover aggiungere manualmente questo dato prima di procedere con la presentazione dell’ISEE. Come si procede in questo caso e cosa è la DSU nello specifico? Vediamo come procedere anche alla luce delle ultime indicazioni dell’Inps.
Che cos’è la Dichiarazione Sostitutiva Unica
La dichiarazione sostitutiva unica per l’ISEE è un documento che mette in evidenza alcuni dati, come:
- i dati anagrafici del nucleo familiare;
- i redditi della famiglia;
- il patrimonio del nucleo familiare, in particolare le proprietà o i risparmi.
Il documento cambia di anno in anno, perché nel corso del tempo le condizioni di una famiglia possono migliorare. Infatti, può capitare che ci sia un aumento dei redditi legato a un aumento dello stipendio, oppure ci sia una giacenza media maggiore sul conto corrente tali da impedire l’accesso ad alcuni bonus o incentivi in base all’ISEE.
È importante ricordare che la dichiarazione sostitutiva unica DSU è precompilata, ma in caso di compilazione manuale è importante fornire dati veritieri, in linea con la documentazione presentata. Infatti, dichiarare un dato diverso – seppur in fase di autocertificazione – espone a conseguenze severe a livello penale. In particolare, nella DSU andranno indicati (dove non presenti):
- il nucleo familiare presente al momento della compilazione. Può capitare che un figlio vada via di casa e scelga di uscire dal nucleo familiare. In questo caso è importante cambiare il dato anagrafico dei componenti, non inserendo i dati della persona che costituisce ormai un nucleo familiare a parte. Così si evitano anche errori di compilazione quando poi la persona andrà a compilare la dichiarazione per conto suo;
- i redditi riferiti all’anno fiscale della compilazione. Per la dichiarazione sostitutiva unica sono necessari i dati che si riferiscono al secondo anno precedente a quello di presentazione. Per esempio nel 2024 si fa riferimento ai dati 2022, nel 2025 si fa riferimento ai dati 2023, ecc.;
- le eventuali case di proprietà e beni che il nucleo familiare possiede con riferimento all’anno precedente a quello di presentazione. In caso di appartamenti di proprietà o beni rifugio, il riferimento è – a titolo esemplificativo – fino al 31 dicembre 2023 per la dichiarazione 2024, fino al 31 dicembre 2024 per la dichiarazione 2025 e così via.
Come si fa la dichiarazione sostitutiva unica
Come compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica? La dichiarazione si compila al servizio dedicato dell’Inps, che consente di caricare i dati che l’ente ha già a disposizione a nome dell’interessato e di modificarli in una seconda fase. Quali sono i dati che l’istituto previdenziale ha già a disposizione?
- i redditi dichiarati in passato all’Agenzia delle Entrate. Se la famiglia ha presentato le dichiarazioni dei redditi nell’anno di riferimento per la dichiarazione sostitutiva, allora questo elemento è già precompilato quando l’interessato procede sulla pagina dell’Inps;
- gli eventuali trattamenti Inps. Parliamo di pensioni, sussidi ed eventuali bonus erogati dall’Inps in forma diretta. Sono dati che lo stesso ente ha in archivio e che vengono così riportati quando si passa alla dichiarazione;
- le case, i fabbricati o i terreni di proprietà, che sono gestiti dall’Agenzia delle Entrate come dato rilevante per il calcolo delle tasse;
- il canone di locazione in caso di affitto, che è registrato all’Agenzia delle Entrate con il contratto di locazione.
Oltre a questi dati già compilati, c’è una parte chiamata foglio componente, dove il singolo appartenente del nucleo familiare che dichiara può inserire alcuni dati specifici, quali:
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- i dati personali;
- eventuali redditi particolari, cioè altri rispetto a quanto dichiarato sul 730;
- assegni ricevuti dal coniuge per i figli in caso di separazione o divorzio;
- le auto o altri beni;
- situazioni di diversabilità o non autosufficienza;
- beni all’estero;
- partecipazioni in società non in Borsa;
- strumenti finanziari;
- patrimoni che si riferiscono a imprese individuali.
È importante sapere che la dichiarazione sostitutiva unica non è uguale per qualsiasi ISEE da presentare. Ecco quali sono le differenze:
- per l’ISEE standard, cioè quella che si presenta all’inizio dell’anno, la dichiarazione si definisce mini, perché inserisce i dati patrimoniali, quelli anagrafici e il dato dei redditi;
- la dichiarazione va presentata completa in ogni sua parte nel caso di ISEE:
- sociosanitario;
- sociosanitario residenze;
- università;
- minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
Una volta che tutti i dati sono al loro posto, l’interessato va avanti con la procedura dal bottone blu in basso e verifica l’esattezza dei dati prima di presentarli all’ente. Il documento può essere anche scaricato e stampanto per una presentazione successiva agli sportelli di:
- Inps, alla sede territoriale di competenza;
- centri di pratiche fiscale, come CAF e Patronati.
La modalità allo sportello è alternativa a quella telematica. Se l’interessato ha già inviato tutto dal sito, non deve fare altro. Dove trovo il protocollo Dichiarazione Sostitutiva Unica? Il numero di protocollo è in alto a destra sul documento DSU ISEE scaricato.
Come inserire la DSU nell’ISEE
Nel procedere con la presentazione dell’ISEE online i dati della dichiarazione sostitutiva unica dovrebbero essere già inseriti in modalità precompilata. Se ciò non avviene, ci sono due possibilità:
- l’interessato non ha dato l’autorizzazione a procedere con i dati precompilati. In questo caso si deve riaprire la schermata per la presentazione dell’ISEE da zero, collegarsi di nuovo con Spid, CIE o CNS e autorizzare all’accesso dei dati precompilati;
- l’interessato sceglie di usare gli elementi di riscontro. Un elemento di riscontro è un dato che arriva da altre banche dati, come dall’Agenzia delle Entrate (per esempio). Prima che questo dato arrivi alla pagina di presentazione dell’ISEE serve qualche minuto per estrapolarlo dalla banca dati di riferimento.
Chi dichiara può comunque modificare i dati inseriti e verificarne la correttezza prima di procedere con la presentazione dell’ISEE.