Il Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe presto divenire realtà: o forse, no. Da quando ho memoria, sento parlare del “ponte-sullo-stretto” quasi come di una sorta di miraggio, un’utopia che di tanto in tanto riecheggia tra i corridoi degli addetti ai lavori e non. Diciamocelo, quasi una favoletta, una invenzione di fantasia che porta noi che viviamo all’estremo sud a pensare con occhi sognanti al momento magico e fatato in cui, un giorno, potremo attraversare quella striscia di mare che ci separa dal resto dello Stivale su piloni di cemento che fanno da connessione.
E invece sta di fatto che negli anni, di Ponte sullo Stretto se ne è parlato e riparlato, ma poi tutto è stato solo un “fare e disfare e poi fare e disfare, e poi fare e disfare” come canterebbe Cesare Cremonini. Fare e disfare che però, a conti fatti, non ha mai portato a nulla, dato che del Ponte se ne parla da almeno quarant’anni, ma poi niente è mai andato in porto.
Niente, fino ad adesso: il Consiglio dei Ministri infatti ha concesso il via libera al progetto, con la Nuova Legge di Bilancio. E’ degli scorsi giorni l’annuncio di Matteo Salvini.
Ponte sullo stretto di Messina: tra sprechi, rischi, e ricerca
Negli anni, il Ponte di Messina, nonostante i buoni propositi e le promesse, è sempre stato messo di lato, accantonato in virtù di “altre necessità”, che venivano forse ritenute in quel momento impellenti ed improrogabili. Tanti gli errori che vengono rimproverati ai politici, che nel tempo hanno sacrificato risorse e tempo utile che potrebbero esser stati spesi in altri modi.
Come, ad esempio, fa notare qualcuno, gli studi affidati al Dipartimento di Scienze chimiche e biologiche dell’Università di Messina per il “monitoraggio sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque dello Stretto e sulle possibili relazioni con i flussi migratori dei cetacei”.
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Ma non solo: anche l‘Istituto Ornitologico Svizzero è stato profumatamente finanziato per un incarico “per un’investigazione radar delle specie di uccelli migratori notturni” finalizzato a “catalogare con la massima precisione le quote di volo, le loro planate e le loro picchiate“.
In sette anni – dal 2001 al 2007 – sono stati spesi 21,3 milioni per consulenze e 28,8 milioni per il personale. Nel 2006 ciascun dipendente è costato circa 930 mila euro. E proprio in quegli anni, il governo Prodi sospendeva la realizzazione del Ponte.
E ora Salvini tuona: “Il ponte non sarà un problema per i pesci, né per gli uccelli. Mi dispiace leggere sciocchezze di gente che non sa di che cosa parla, il terremoto c’è in Giappone come in Turchia e questo non impedisce di costruire ponti in totale sicurezza”: così ha detto parlando degli studi sullo Stretto.
Ora, però, nonostante lo scetticismo dei siciliani, qualcosa sembrerebbe davvero smuoversi.
Ma c’è già chi agita uno spettro forse ancora più inquietante: quello del rischio sismico che porta il Ponte, ancora una volta, a essere una sorta di stendardo inafferrabile, periodicamente sventolato al di sopra delle nostre teste, ma lontano quel poco che basta da non essere raggiungibile.
Ponte sullo stretto di Messina: per il CdM si può fare. E il rischio sismico?
Per alcuni non vi sono dubbi: il rischio sismico è alto, e questo ponte “non s’ha da fare“, (proprio come il matrimonio di Renzo e Lucia di Manzoniana memoria).
La Stampa ha spiegato come dovrebbe essere elaborato il progetto del ponte sullo Stretto di Messina: piloni alti fin a 400 metri, un ponte sospeso a campata unica che dovrebbe essere realizzato del punto meno esteso dello stretto. Per il quotidiano, il. rischio concreto è che il traffico locale continui ad utilizzare i traghetti. Ma tra tutti i rischi, questo è il minore: a fare capolino, infatti, anche il rischio sismico. Inoltre (e come se non bastasse, verrebbe da dire) nei giorni di vento forte il ponte potrebbe non essere percorribile. Le fondazioni dei pilastri presentano problemi relativi alle temperature e alle prese di calcestruzzo, che per altri tecnicismi vari presentano infinite problematiche. Insomma, in poche parole, il ponte potrebbe presentare dei “problemi statici”, e visto e considerato che parliamo di un ponte, siamo al paradosso.
Il progetto entro luglio 2024
In mezzo a tutto questo caos, teoricamente il progetto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina dovrebbe arrivare per il 31 luglio 2024 e i lavori dovrebbero iniziare entro la fine di quell’anno. Revival anche dell’appalto con Eurolink per l’occasione.
Ma siamo sicuri che anche stavolta tutto non svanirà in una nuvola di fumo, come fantasmi all’alba?