Avevamo già parlato dell’indennità dedicata ai precari dello spettacolo, ora sono arrivate nuove notizie che confermano l’arrivo di questa misura dal 1 gennaio 2024.
Chi lavora nel mondo dello spettacolo può avere dei periodi di inattività, alternati da periodi di lavoro intenso. Per dare una mano a questi lavoratori ad affrontare i momenti poco produttivi, è nata l’indennità di discontinuità, del valore di 1.500 euro.
Si stima che siano circa 21 mila i lavoratori discontinui dello spettacolo che potranno ricevere l’indennità.
Tutte le categorie di precari dello spettacolo
La legge 106/2022 prevede che dal prossimo anno, il 2024, alcune categorie di precari dello spettacolo possano richiedere l’indennità di discontinuità, strutturale e permanente.
- precari dello spettacolo già iscritti all’ENPALS, ora FPLS;
- lavoratori discontinui del settore dello spettacolo a tempo determinato in attività NON direttamente connesse con la produzione e la realizzazione di spettacoli dal punto di vista artistico e tecnico.
Ci sono però delle novità, confermate dal decreto del 6/10/2023, che riguardano l’aggiunta di nuove categorie aventi diritto all’indennità di discontinuità:
- operatori di cabine di sale cinematografiche;
- lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei film;
- impiegati e operai dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti;
- maschere, custodi, guardarobieri, addetti alle pulizie e al facchinaggio, autisti dipendenti dagli enti ed imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche, televisive o di audiovisivi, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa;
- impiegati amministrativi e tecnici, dipendenti dagli enti ed imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche, televisive o di audiovisivi, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa.
Come funziona l’indennità di discontinuità?
L’obiettivo del decreto è quello di eliminare l’attuale Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) per sostituirla con l’indennità di discontinuità.
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Con questa nuova misura si andrà ad integrare il reddito del lavoratore dello spettacolo nei periodi di inattività e durante la formazione. Questo è ciò che hanno deciso il ministro della Cultura e il ministro del Lavoro, oltre al CDM che ha dato l’approvazione in esame preliminare.
L’indennità può essere richiesta dai precari dello spettacolo, a patto che soddisfino alcuni requisiti, oltre a rientrare in una delle categorie che abbiamo elencato sopra. I requisiti sono:
- essere cittadini europei o stranieri con permesso di soggiorno residenti in Italia da almeno un anno;
- avere un reddito ai fini Irpef non superiore a 25mila euro.;
- essere necessariamente iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
- aver maturato almeno sessanta giornate di contribuzione al Fondo nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda.
Il valore dell’indennità equivale al 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative all’anno precedente alla presentazione della domanda e viene erogato in un’unica soluzione. Non è possibile cumulare il contributo con altri tipi di agevolazioni come NASpI o indennità di maternità.
Come richiedere l’indennità per i discontinui
I precari dello spettacolo possono richiedere l’indennità inviando la domanda all’INPS, tenendo sempre in considerazione le somme maturate l’anno precedente. Non vengono presi in considerazioni i periodi di inattività dove però è stata percepita una prestazione di disoccupazione.
La copertura finanziaria per l’indennità per discontinui è di:
- 100 milioni di euro per il 2023;
- 46 milioni per il 2024;
- 48 milioni per il 2025;
- 40 milioni a decorrere dal 2026.
A queste cifre bisogna poi aggiungere gli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro, dal contributo di solidarietà, a carico dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, dalla revisione e dal riordino degli ammortizzatori sociali e delle indennità. Chi lavora nel mondo dello spettacolo potrà quindi avere un aiuto economico per sopperire a quei momenti in cui ha dovuto interrompere l’attività per motivi che non dipendono da lui.