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Precari dello spettacolo: indennità per i discontinui

Un contributo di 1.500 euro per i lavoratori dello spettacolo che devono convivere con dei periodi di inattività.

di Sabrina Andreose
17 Ottobre 2023
in Lavoro
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Avevamo già parlato dell’indennità dedicata ai precari dello spettacolo, ora sono arrivate nuove notizie che confermano l’arrivo di questa misura dal 1 gennaio 2024.

Chi lavora nel mondo dello spettacolo può avere dei periodi di inattività, alternati da periodi di lavoro intenso. Per dare una mano a questi lavoratori ad affrontare i momenti poco produttivi, è nata l’indennità di discontinuità, del valore di 1.500 euro.

Si stima che siano circa 21 mila i lavoratori discontinui dello spettacolo che potranno ricevere l’indennità.

Sommario

Toggle
  • Tutte le categorie di precari dello spettacolo
  • Come funziona l’indennità di discontinuità?
  • Come richiedere l’indennità per i discontinui

Tutte le categorie di precari dello spettacolo

La legge 106/2022 prevede che dal prossimo anno, il 2024, alcune categorie di precari dello spettacolo possano richiedere l’indennità di discontinuità, strutturale e permanente.

  • precari dello spettacolo già iscritti all’ENPALS, ora FPLS;
  • lavoratori discontinui del settore dello spettacolo a tempo determinato in attività NON direttamente connesse con la produzione e la realizzazione di spettacoli dal punto di vista artistico e tecnico.

Ci sono però delle novità, confermate dal decreto del 6/10/2023, che riguardano l’aggiunta di nuove categorie aventi diritto all’indennità di discontinuità:

  • operatori di cabine di sale cinematografiche;
  • lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei film;
  • impiegati e operai dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti;
  • maschere, custodi, guardarobieri, addetti alle pulizie e al facchinaggio, autisti dipendenti dagli enti ed imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche, televisive o di audiovisivi, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa;
  • impiegati amministrativi e tecnici, dipendenti dagli enti ed imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche, televisive o di audiovisivi, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa.
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Come funziona l’indennità di discontinuità?

L’obiettivo del decreto è quello di eliminare l’attuale Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) per sostituirla con l’indennità di discontinuità.


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Con questa nuova misura si andrà ad integrare il reddito del lavoratore dello spettacolo nei periodi di inattività e durante la formazione. Questo è ciò che hanno deciso il ministro della Cultura e il ministro del Lavoro, oltre al CDM che ha dato l’approvazione in esame preliminare.

L’indennità può essere richiesta dai precari dello spettacolo, a patto che soddisfino alcuni requisiti, oltre a rientrare in una delle categorie che abbiamo elencato sopra. I requisiti sono:

  • essere cittadini europei o stranieri con permesso di soggiorno residenti in Italia da almeno un anno;
  • avere un reddito ai fini Irpef non superiore a 25mila euro.;
  • essere necessariamente iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • aver maturato almeno sessanta giornate di contribuzione al Fondo nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda.

Il valore dell’indennità equivale al 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative all’anno precedente alla presentazione della domanda e viene erogato in un’unica soluzione. Non è possibile cumulare il contributo con altri tipi di agevolazioni come NASpI o indennità di maternità.

Come richiedere l’indennità per i discontinui

I precari dello spettacolo possono richiedere l’indennità inviando la domanda all’INPS, tenendo sempre in considerazione le somme maturate l’anno precedente. Non vengono presi in considerazioni i periodi di inattività dove però è stata percepita una prestazione di disoccupazione.

La copertura finanziaria per l’indennità per discontinui è di:

  • 100 milioni di euro per il 2023;
  • 46 milioni per il 2024;
  • 48 milioni per il 2025;
  • 40 milioni a decorrere dal 2026.
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A queste cifre bisogna poi aggiungere gli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro, dal contributo di solidarietà, a carico dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, dalla revisione e dal riordino degli ammortizzatori sociali e delle indennità. Chi lavora nel mondo dello spettacolo potrà quindi avere un aiuto economico per sopperire a quei momenti in cui ha dovuto interrompere l’attività per motivi che non dipendono da lui.

Tags: indennità
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