RdC e disabilità: ora rientrano tra i possibili beneficiari RDC anche coloro con un livello di disabilità medio, tra il 45% ed il 66%, non più solo coloro con una percentuale di disabilità dal 67% in su.
Una grande notizia, che permette ora di ottenere RdC fino a fine anno.
RdC e disabilità: nuove percentuali
Le condizioni per ottenere RdC fino a fine anno, e quelle per poter entrare nei parametri dell’Assegno di Inclusione sono 3, e sono, come ormai sappiamo, l’avere nel nucleo familiare almeno un :
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La legge di bilancio aveva stabilito però che la soglia d’accesso era dal 67% in su. Un grado di invalidità alquanto severo che di conseguenza tagliava fuori lasciandole nel limbo tutte quelle persone con disabilità lievi, tra il 45% ed il 66%.
Per le persone che si trovavano nelle suddette fasce, infatti, il reddito si interrompeva alla settima mensilità, con nessuna presa in carico da parte dei servizi sociali, dato che comunque, in quanto disabili,erano esonerati dall’assolvere agli obblighi dei patti per il lavoro.
Tuttavia, è sembrato ingiusto lasciare fuori queste categorie, che seppur affette da disabilità lievi non sono comunque in grado di lavorare. Quindi, dato che tali soggetti non possono trovare delle attività remunerative che gli permettano di vivere, sono state prese importanti decisioni a riguardo.
La nota del ministero del 29 settembre
In una nota del ministero del lavoro, è stato chiarito che da ottobre le cose potrebbero cambiare.
Ora, anche e famiglie che hanno al loro interno persone con un grado di invalidità compreso tra il 45 e il 66% hanno diritto a essere presi in carico dai servizi sociali e quindi continueranno a prendere RdC fno a dicembre 2023.
La presa in carico avviene indipendentemente dalla eventuale partecipazione alle politiche attive del lavoro. Inoltre, la nota non manca di specificare anche che i nuclei familiari che rientrano in questa categoria sono inseriti nella piattaforma GEPI, dunque avranno la priorità nelle analisi dei servizi sociali.
L’analisi da parte dei servizi sociali, che sarà conclusa comunque entro il 31 ottobre 2023, dovrebbe avvenire in maniera automatica, e così INPS potrà procedere con i pagamenti.
Ad ogni modo, dato che la nota stessa in esame parla di “diritto a essere esaminati ed essere presi in carico dai servizi sociali”, non si esclude che ci si possa recare nei servizi sociali territoriali per poter fare esaminare la propria situazione e quindi “accelerare” i tempi.
Se vi sarà l’effettiva presa in carico, per queste persone con disabilità lieve la fruizione proseguirà fino a fine anno, con anche la corresponsione degli eventuali arretrati non percepiti durante l’interruzione dell’erogazione di RdC.