Stop alla proroga del Superbonus: il DL Superbonus, arrivato in aula pochi giorni fa, non è stato prorogato. La Commissione Finanza ha respinto le richieste di proroga. Riconfermate, inoltre, le limitazioni al Bonus Barriere Architettoniche.
Aggiornamenti al 14/03/2024: il Superbonus cambia volto per il 2024, passando definitivamente dal 110% al 70%. Iniziando dal 2024, la detrazione scenderà al 70%, ed andrà a ridursi ulteriormente al 65% nel 2025.
Stop alla proroga del Superbonus
Era stato chiesto dai firmatari di inserire nel testo del DL firmatari la possibilità di poter detrarre con le stesse aliquote iniziali anche le spese sostenute anche nei primi due mesi del 2024. Ciò sarebbe stato possibile, secondo la richiesta, a due condizioni:
- essere già beneficiari della proroga di fine 2022;
- aver eseguiti lavori per almeno il 70% entro il 31 dicembre 2023.
Ma la tanto attesa proroga è stata respinta dalla Commissione Finanza, che ha bocciato la proposta, mostrandosi concordante con quanto detto Lucia Albano di Fratelli d’Italia, ai fini di “salvaguardare i saldi di finanza pubblica”.
Bonus barriere architettoniche: restano le restrizioni
Delle restrizioni al bonus barriere architettoniche ne avevamo già parlato prima, evidenziando come, di fatto, le restrizioni fossero da imputare a comportamenti opportunistici.
E’ infatti stato per via di chi si è avvalso di tale bonus semplicemente per ristrutturare porte e finestre di casa, che il Governo si è ritrovato costretto a restringere la lista di lavoro possibili, con grave danno delle persone disabili.
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La finalità del bonus barriere, infatti, era volta alla facilitazione della mobilità delle persone disabili all’interno e all’esterno degli edifici. Consisteva dunque nella possibilità di costruire rampe, ascensori, ma anche di installare nuove porte e finestre all’interno delle proprie abitazioni, per rendere più agevole la mobilità di persone disabili.
Peccato che in molti ne abbiano “semplicemente” approfittato per rifare porte e finestre.
Per tali ragioni, sono state eliminate definitivamente tutte le possibilità di ristrutturare bagni, porte e finestre. Rimangono invece detraibili i lavori di ristrutturazione per: scale, montascale, ascensori e piattaforme elevatrici.
Tuttavia, è ancora in campo la possibilità di revisione su quest’ultimo punto. Infatti, da un lato è vero che molte persone l’hanno usato opportunisticamente; ma dall’altro lato è altrettanto vero che tante persone affette da disabilità lo avevano usato per rendere più agibile ed abitabile la loro casa.
Vi terremo informati su eventuali novità.