Trimestre antinflazione addio: niente proroga. Questa la decisione del Governo che ci fa dire addio ai prezzi bloccati. Ma cosa succederà adesso?
Trimestre antinflazione stop: la decisione del Governo
La decisione del governo di non prorogare il trimestre antinflazione è stata presa il 18 gennaio 2024, e ha spiazzato i più, dato che aveva dato risultati più che promettenti.
Il vero problema è rappresentato dal fatto che ora, a fare i conti con il termine del trimestre antinflazione, c’è il carrello della spesa: risulterà più alto e Coop Italia ha parlato di conseguenze preoccupanti ad Avvenire.
Coop Italia ad Avvenire: “Sull’inflazione ancora preoccupati”
“La foresta della crisi va attraversata da protagonisti ma non da soli” ha detto Camillo Gardini, presidente di “Impresa, Persona Agroalimentare”
Ma anche Matteo Bonù è dello stesso triste avviso: “Il 31% dei consumatori ritiene di aver meno capacità di spesa, ed è una percezione solo in parte legata all’aumento dei prezzi: solo se paragoniamo inflazione e salario e quindi la variazione dei tassi reali, vediamo che in Italia si verifica il maggior gap. È come se in busta paga finisse il 7% di meno”
Maura Latini, presidente Coop Italia, ha chiaramente detto senza mezzi termini che saranno in tanti a fare la spesa nei discount, con buona pace della spesa “salutista”.
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In Coop, spiega il presidente, il trimestre antinflazione aveva funzionato: “la gente si concentrava sui prodotti “antinflazione” ma al tempo stesso noi aggiungevamo molte promozioni, per rispondere ai bisogni delle fasce sociali meno abbienti. Devo dire che la decisione dell’industria di sfilarsi dal trimestre non ha aiutato”
Il primo trimestre del 2024 agita gli spettri di una recessione
Prosegue il presidente con il dire che: “Siamo preoccupati perché anche se l’inflazione ha visto un rallentamento (e non una inversione) i rincari comunicati dall’industria all’inizio del 2024 acuiranno la reazione dei consumatori che hanno modificato le proprie abitudini in modo strutturale e certo non torneranno facilmente indietro. In questo scenario, Barilla, che ha scelto di abbassare i prezzi di diversi prodotti, rappresenta quella parte dell’industria che ha compreso la necessità di strategie più responsabili”