Iva prodotti infanzia in aumento: un trend che capovolge quanto prospettato in precedenza, e che prevede ora un incremento dell’IVA nei prodotti per l’infanzia.
Da un lato l’incentivo alla natalità, dall’altro, invece, l’aumento sull’IVA ai prodotti per l’infanzia: due facce della stessa medaglia che sembrano essere uno paradosso dell’altra. Ma perché questa decisione del governo?
IVA prodotti infanzia in aumento: il perché della decisione
Ma quanto è l’IVA sui prodotti per l’infanzia? L’IVA si assesta al 10%, attualmente. L’anno scorso, il governo aveva invece ribassato i tassi IVA sui prodotti, dimezzandoli al 5%. Meloni ha poi fatto un passo indietro, riportando l’IVA all’aliquota originaria. Ma perché lo ha fatto?
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Lo scorso 16 ottobre il governo ha infatti annunciato l’intenzione di eliminare il beneficio inizialmente prospettato. La decisione pare essere scaturita dal fatto che gli aumenti ai suddetti prodotti, abbia di fatto neutralizzato la riduzione dell’IVA, rendendo di fatto la misura inutile.
L’aumento del prezzo infatti avrebbe riportato il costo finale dei prodotti al consumatore a quelli che erano i prezzi originari, quando l’IVA era al 10%. Una misura pertanto inutile, dato che non poteva più svolgere la sua funzione di ammortizzatore.
Gli aumenti e le preoccupazioni
Gli aumenti su tali prodotti, che di fatto sono prodotti di prima necessità, ha destato non poco malcontento ma anche non poche preoccupazioni a riguardo.
Il fatto che gli alleggerimenti fiscali siano di fatto stati resi vani da un aumento del costo finale di vendita dei prodotti, rende necessario un intervento sulle dinamiche di mercato e su eventuali comportamenti in parte scorretti. Ma per fare questo è necessario un intervento ben più ampio che vada ad intervenire sul mercato stesso e sulle dinamiche interne, con strategie di monitoraggio che proteggano in qualche modo i consumatori.
Gli aumenti sui prodotti: quali sono?
Veniamo ora ai prodotti che hanno subito gli aumenti in questione. Si tratta, nello specifico, di:
- Biberon e alimenti: inizialmente favorito tramite l’aliquota al al 5%, ora viene meno, ritornando al 10%;
- Latte in polvere: aumento per l’IVA anche per il latte in polvere, che torna dunque al 10%
- Pannolini: stesso discorso vale per i pannolini, per i quali l’IVA torna quindi ai regimi originari di cui sopra, con un incremento annuo dei costi non indifferente per le famiglie.