Il futuro della politica economica italiana è al centro dell’attenzione, con la preparazione della Legge di Bilancio 2024 che si preannuncia come un banco di prova importante per il governo. Una delle principali novità riguarda un impegno di 1 miliardo di euro per sostenere le famiglie italiane, in particolare quelle con almeno tre figli. Questo stanziamento si concentrerà principalmente sull’assegno unico, ma non si esclude la reintroduzione delle detrazioni fiscali per i figli a carico. Questa misura, volta a fornire un sostegno concreto alle famiglie italiane, sembra godere di un ampio consenso all’interno della maggioranza, in un contesto di particolare rigore nella preparazione del prossimo bilancio.
Quando si fa la legge di bilancio 2023?
L’approvazione della Nadef (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza) da parte di entrambe le Camere del Parlamento costituisce un primo passo importante in questa direzione. La Nadef è un documento annuale che viene redatto a settembre e definisce il quadro economico generale, non solo per il bilancio dell’anno successivo ma anche per il triennio a venire (nel caso presente, 2024-2026). Questo documento è particolarmente rilevante perché stabilisce i margini di manovra del governo per le sue politiche economiche.
Il Ministro Giorgetti, durante un’audizione, ha confermato che i margini di manovra sono attualmente molto limitati a causa del rallentamento dell’economia, causato dalla crisi ucraina e dall’incremento dei prezzi dell’energia. Inoltre, l’instabile situazione in Medio Oriente ha prospettive poco chiare e potrebbe avere ulteriori impatti negativi sull’economia italiana. Questo contesto economico difficile è aggravato dall’alta inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea, che stanno colpendo pesantemente il potere d’acquisto delle famiglie.
Cosa prevede la legge di bilancio 2024?
Nella Nadef è stata prevista una scostamento di bilancio per finanziare alcune misure di sostegno per i ceti meno abbienti, come promesso da tempo. Questo scostamento di bilancio è reso possibile grazie a una richiesta di autorizzazione per un maggiore indebitamento, che ha creato spazi finanziari aggiuntivi per il governo. In particolare, nel 2024, saranno disponibili 15,7 miliardi di euro grazie a questo scostamento di bilancio. Queste risorse saranno utilizzate per diversi scopi, tra cui:
Taglio cuneo fiscale
- Circa 10 miliardi per il rinnovo del taglio del cuneo fiscale-contributivo.
- 7% per redditi fino a 25 mila euro, 6% per redditi fino a 35 mila euro.
Rinnovo contratti P.A.
- 5 miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione.
- 2,5 miliardi aggiuntivi per il personale medico-sanitario.
Sanità
- Stanziamento aggiuntivo di 3 miliardi per il 2024, con ulteriori 4,2 miliardi dal 2026.
- Include indennità per medici e personale sanitario che riducono le liste d’attesa.
- Potenziamento dell’assistenza territoriale e nuove assunzioni di personale sanitario.
- Possibilità di iscrizione nel SSN per residenti stranieri con un contributo annuo di 2.000 euro.
Bonus alle famiglie e Bonus natalità
- 1 miliardo di euro per supportare famiglie numerose e aumentare il tasso di natalità.
- Conferma della carta “dedicata a te” (600 milioni di euro).
- Stanziamento di mutui per la prima casa (circa 380 milioni di euro).
- Rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e bonus sociale elettricità (200 milioni di euro).
- Un mese aggiuntivo di congedo parentale retribuito al 60% per genitori con figli fino a 6 anni.
Bonus asili nido
- Aumento del fondo per il bonus asili nido di oltre 150 milioni di euro.
Canone Rai
- Riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro all’anno, con integrazione del finanziamento per spese relative agli investimenti.
- La dotazione complessiva subisce una lieve modifica.
Lavoro
- Detassazione dei premi di produttività al 5%.
- Detassazione dei fringe benefit fino a 2.000 euro per lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per gli altri.
- Decontribuzione per donne lavoratrici con figli.
Imprese
- Rinvio dell’entrata in vigore della plastic e sugar tax al 1° luglio 2024.
- Credito d’imposta per l’acquisizione di beni strumentali per investimenti privati nel Mezzogiorno.
Pensioni
- Revisioni dell’APE, con requisiti contributivi diversi per uomini e donne.
- Introduzione della quota 104 con specifiche per chi vuole rimanere al lavoro.
Infrastrutture e autonomie
- Risorse per costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e investimenti regionali, territoriali e centrali.
Investimenti e garanzie pubbliche
- Riforma della gestione delle garanzie pubbliche per promuovere investimenti sociali e nelle infrastrutture strategiche.
- Coinvolgimento di investitori privati per sostenere investimenti addizionali.
Aiuti alle famiglie
In merito alle misure di sostegni famiglie previste per il 2024, è importante notare che non avranno un impatto generalizzato. Al contrario, sono state delineate tre opzioni specifiche:
- Potenziamento dell’assegno unico per nuclei con almeno tre figli: Questa è la misura più probabile e semplice da realizzare, poiché il sistema dell’assegno unico è già ben consolidato. Si tratterebbe principalmente di modificare le percentuali delle maggiorazioni già previste dalla legge istitutiva.
- Reintroduzione della detrazione per i nuclei familiari: Questa opzione prevede la reintroduzione graduale delle detrazioni fiscali in base al numero di figli a carico. Tuttavia, questa opzione pone alcune sfide, tra cui la necessità di garantire che anche le famiglie con redditi bassi possano beneficiare di tali detrazioni.
- Sperimentazione del quoziente familiare: Questa terza opzione comporta un sistema di calcolo del reddito familiare in cui i familiari a carico hanno un peso maggiore. Attualmente, questa modalità è in fase di sperimentazione per agevolare il superbonus edilizio al 90% sugli edifici unifamiliari.
Il mantenimento dell’assegno unico per i figli anche oltre i 21 anni è particolarmente significativo, poiché consentirebbe alle famiglie meno abbienti di affrontare le spese per l’istruzione universitaria dei loro figli. Questa è una questione rilevante, considerando che le borse di studio, sebbene recentemente aumentate, rimangono spesso insufficienti e che i costi degli affitti per gli studenti fuori sede sono elevati.
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