AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: nelle ultime ore, al 26 luglio 2023, in tantissimi stanno ricevendo l’avviso che il loro Reddito di Cittadinanza è sospeso. Questo accade perché, chi è alla settima mensilità RdC, verrà ora sottoposto ai dovuti controlli INPS per capire se dovrà o meno essere affidato ai servizi sociali.
La domanda, quindi, resterà sospesa fino alla fine dei controlli da parte dell’Istituto e, qualora risulti che la persona è idonea per l’affidamento ai Servizi Sociali, a essa verrà corrisposto il sussidio fino al 31 dicembre 2023, comprensivo degli eventuali arretrati venutisi a maturare durante il tempo in cui RdC è rimasto sospeso.
Per maggiori informazioni ed esempi chiarificatori, consulta la nostra piccola guida alla sospensione rdc per gli occupabili.
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Accade talvolta che alcuni cittadini si ritrovino con il Reddito di cittadinanza sospeso. Il caso più eclatante è avvenuto il mese scorso, quando sono state in migliaia le famiglie che si sono ritrovate senza RdC per colpa di una discordanza Isee-relativa. Nello specifico, il motivo della sospensione era dovuto al fatto che a seguito di controlli, il nostro ISEE necessitava di un aggiornamento.
Un altra problematica, poi, era relativa a una discordanza tra il nucleo e i dati ANPR: qualcosa, cioè, che non andava all’anagrafe. In questo caso vi era una reale differenza tra quanto risultava all’anagrafe e quanto dichiarato in DSU, cosa che quindi rendeva necessario verificare tale incongruenza, e rifare l’ISEE aggiornato e senza dati errati.
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Nei giorni scorsi, sono stati in tanti gli utenti che a seguito della sospensione funzionale di un mese del RdC dopo il normale stop, si sono ritrovati con il reddito “bloccato” per colpa proprio dei dati ANPR.
Nello specifico, oggi andremo ad approfondire questa questione.
RdC sospeso: il problema dei dati ANPR incoerenti
Il secondo caso, quello del problema relativo ai dati ANPR è leggermente più complesso del primo.
Infatti, in questo secondo caso, non sarà sufficiente semplicemente aggiornare l’ISEE ma si renderà sfortunatamente necessario fare nuova domanda per il Reddito, dato che la vecchia non potrà più essere aggiornata.
E’ la stessa fonte governativa a chiarirlo: “in primo luogo si ritiene che debba essere verificato che al momento della presentazione della domanda la composizione del nucleo familiare come definito ai fini ISEE fosse coerente con quanto previsto dal DPCM 159/2013 (Regolamento ISEE). Qualora in corso di fruizione del beneficio ci siano state delle variazioni nella composizione del nucleo, deve essere verificato se è stata presentata la dichiarazione ISEE aggiornata e l’eventuale nuova domanda RdC conformemente a quanto indicato dall’INPS con la circolare 43/2019″.
Reddito di cittadinanza sospeso: cosa fare?
Chi quindi si è visto la propria domanda rigettata (immagine sotto riportata) proprio a seguito di tale incongruenza, dovrà pertanto ripresentare una nuova domanda, avendo cura di aggiornare i dati che sono stati oggetto di imprecisione.
RdC sospeso: altre motivazioni e cosa è la revoca
Vi è poi un altro motivo per il quale possiamo ritrovarci con RdC sospeso, quello relativo ai nuclei under 26. Avevamo parlato dei nuclei monocomponente under 26 in un precedente video.
Ma in questo caso specifico, però, si tratta non già di una effettiva problematica, ma di un errore, per cui è necessario contattare l’INPS e chiedere una verifica della pratica.
Discorso a parte necessita invece la revoca, che può verificarsi in svariati casi, tra cui anche quello dell’indebito. Quando il reddito viene sospeso per indebito, il cittadino riceve un avviso di pagamento, da parte dell’Istituto Previdenziale.
I motivi del verificarsi dell’indebito possono essere molteplici, tra cui, talvolta, il più estremo: un grave errore dell’INPS che non ha verificato il requisito di residenza in Italia. In questo caso, ovviamente, la revoca è definitiva e non potrà essere sanata.