Il prossimo 31 marzo scadranno i certificati di esenzione ticket sanitari per reddito. Ciò permette a molti di non pagare il ticket per le prestazioni diagnostiche e visite mediche. È importante, però, conoscere chi ha diritto all’esenzione e come si può richiedere. Occorre quindi conoscere le procedure da seguire per presentare domanda di esenzione. Se i criteri di certificazione fissati dal Ministero della Salute sono univoci, ogni Regione ha poi la facoltà di seguire un proprio iter. Le Regioni puntano su online e autocertificazione.
Seguici anche su:
- Youtube (155.000 iscritti)
- TikTok (113.000 follower)
- Instagram (10.000 follower)
- Whatsapp (3000 iscritti)
RICORDA –> da oggi puoi consultare tutte le spese mediche (inclusi i farmaci) pagati con la tessera sanitaria accedendo tramite Spid sull’app MyTS Spese e tessera sanitaria. Quest’applicazione, oltre ad essere utile per organizzare tutte le uscite fatte in spese mediche, serve anche per poter chiedere l’esenzione.
Esenzione ticket: che cos’è
Il ticket, introdotto in Italia fin dal 1982, rappresenta il modo, individuato dalla legge, con cui gli assistiti contribuiscono o “partecipano” al costo delle prestazioni sanitarie di cui usufruiscono.
Le prestazioni incluse nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), definiti con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017, per le quali è previsto il pagamento del ticket sono:
- le visite specialistiche ed esami di diagnostica strumentale e di laboratorio;
- le prestazioni eseguite in pronto soccorso che non rivestono carattere di emergenza o urgenza (codici bianchi), non seguite da ricovero;
- le cure termali.
Invece, le prestazioni per le quali non è previsto il pagamento del ticket sono:
- gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica (ad esempio, la mammografia per la diagnosi precoce del tumore della mammella, il PAP test per il tumore della cervice uterina, la ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon-retto);
- gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio necessarie per la tutela della salute collettiva, obbligatorie per legge o disposte a livello locale in caso di situazione epidemiche (ad esempio, gli esami su coloro che entrano o sono entrati in contatto con persone affette da malattie infettive e contagiose);
- le prestazioni del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta;
- i trattamenti erogati nel corso di un ricovero ospedaliero, ordinario o diurno, inclusi i ricoveri in reparti o strutture di riabilitazione;
- gli alimenti destinati a categorie particolari (es. alimenti senza glutine alle persone affette da celiachia) e dispositivi medici per persone affette da diabete (aghi, strisce reattive, penne pungidito, misuratori della glicemia, ecc.);
- le protesi, le ortesi e gli ausili tecnologici destinati alle persone con disabilità.
Il ticket non è previsto nemmeno sulle prestazioni erogate in situazioni di particolare interesse sociale, quali:
- la tutela della maternità, limitatamente alle prestazioni definite dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017 (allegato 10);
- la prevenzione della diffusione dell’infezione da HIV;
- la promozione delle donazioni di sangue, organi e tessuti, limitatamente alle prestazioni connesse all’attività di donazione;
- la tutela dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati di cui alla Legge 25 febbraio 1992, n. 210, limitatamente alle prestazioni ivi indicate;
- i vaccini per le vaccinazioni incluse nel Piano nazionale della prevenzione vaccinale per le persone identificate come destinatarie.
Esenzione ticket: chi ha diritto all’esenzione
Le esenzioni del ticket dipendono da vari fattori:
- reddito;
- età;
- condizione sociale;
- essere affetti da determinate patologie;
- invalidità civile;
- in casi particolari come gravidanza, diagnosi precoce di tumori e accertamento HIV.
Non tutti però sono informati sui propri diritti e continuano a spendere i loro soldi inutilmente, dal momento che non sanno di avere diritto all’esenzione del ticket. Vediamo quali sono le categorie che possono usufruire dell’esenzione:
- Malattie croniche e rare. Secondo la definizione data dall’Oms, per malattia cronica si intende quella che prevede “problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un periodo di tempo da anni a decadi”;
- Diagnosi precoce tumori. Tra cui: prestazioni diagnostiche nell’ambito di campagne di screening autorizzate dalla Regione, esame citologico cervico-vaginale (Pap Test), esame mammografico, colonscopia, prestazioni di approfondimento diagnostico correlate alla diagnosi precoce del tumore della mammella;
- Invalidità. [qui tutte le categorie]
- Gravidanza. Anche nel periodo della gravidanza tutte le donne avranno diritto all’esenzione del pagamento del ticket per alcune visite specialistiche e diagnostiche. Tali visite vengono erogate dallo Stato in via del tutto gratuita, perché considerate necessarie per la tutela della salute della mamma e del bambino.
- Ex pazienti Covid. Coloro che sono stati ricoverati per Covid. È l’articolo 27 del Decreto Sostegni bis che ha previsto – a decorrere dal 26 maggio 2021 e per un periodo di due anni – l’esenzione del ticket sanitario per le prestazioni “diagnostiche e specialistiche ambulatoriali del Servizio Sanitario Nazionale che rientrano nelle attività di follow-up sulle possibili conseguenze del virus”.
- Reddito.
Esenzione ticket per reddito: i codici
È importante sapere che esistono dei limiti di reddito per l’esenzione. La domanda deve essere fatta poi presso gli uffici competenti delle ASL di zona e non presso l’Inps. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, l’esenzione del pagamento del ticket viene concesso tenendo conto di requisiti anagrafici e reddituali. È importante sapere però che l’esenzione per reddito non riguarda il ticket dei farmaci di fascia A.
Le categorie che vengono esentate dal pagamento del ticket sono:
- codice E01: i cittadini che hanno meno di 6 anni e quelli che superano i 65, nel caso in cui facciano parte di un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro annui.
- codice E02: disoccupati e familiari a carico, coloro che hanno un reddito del nucleo familiare inferiore a 8.263,31 euro, che arriva fino a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico. A questo conteggio si devono aggiungere 516,46 per ogni figlio a carico.
- codice E03: titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico.
- codice E04: Con questo codice sono caratterizzati i pensionati di età superiore ai sessant’anni con familiari a carico e un reddito annuo complessivo inferiore a 8263,31 euro, aumentato a 11362,05 euro in presenza di un coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
Esenzione ticket: occupati e inoccupati
Occupati o inoccupati non cambia niente. In entrambi i casi si ha diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Come sottolineato dal Ministero del Lavoro, la condizione di disoccupazione è da intendersi come generale. Dato che comprende sia coloro che hanno perso il lavoro che chi non ha mai lavorato. Ne consegue, pertanto, che hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario coloro che hanno perso il lavoro così come coloro che non hanno mai lavorato e che sono alla ricerca di un impiego.
Esenzione ticket: come richiedere l’esenzione
Per chiedere l’esenzione del ticket il cittadino deve presentare diversi documenti a seconda della propria situazione. Ad esempio, chi chiede l’esenzione per motivi legati al reddito deve presentare l’autocertificazione dove sono indicati i dati personali e il reddito complessivo del nucleo familiare (riferito ovviamente all’anno precedente a quello in cui si chiede l’esenzione). Invece se si richiede l’esenzione perché disoccupati bisogna portare l’indicazione del Centro per l’impiego dove si è iscritti.
A questi va poi allegata una copia del documento d’identità, nonché dichiarare di essere consapevoli delle conseguenze – penali – qualora si stia dichiarando il falso.
Il tutto va consegnato alla Asl di appartenenza alla Regione che rilascerà un certificato provvisorio in scadenza il 31 marzo di ogni anno (ad eccezione degli Over 65 che appartengono alle categorie E01-E03 e E04 per i quali il certificato, salvo modifiche del reddito, non deve essere aggiornato).
Non sempre comunque è necessario presentarsi alla Asl; l’esenzione del ticket sanitario, infatti, può essere anche verificata dal medico curante tramite la lista della Tessera Sanitaria dove, incrociando i dati in possesso di Inps, Servizio Sanitario Nazionale e Agenzia delle Entrate, sono indicati i cittadini che hanno diritto all’esenzione del ticket.
Solo se il nominativo non è presente nell’elenco, ma il cittadino ritiene comunque di avere diritto all’esenzione, questo dovrà chiedere alla Asl il suddetto certificato provvisorio che poi andrà consegnato al medico curante.
Esenzione ticket regione per regione
Ogni Regione ha la possibilità di gestire ed estendere il rinnovo dell’esenzione per reddito in scadenza il prossimo 31 marzo.
- Lombardia. Riconosce l’esenzione a disoccupati (E12) con dichiarazione di Immediata disponibilità (DID) e con un reddito familiare uguale o inferiore a 27 mila euro. Ai residenti in cassa integrazione (E13), e ai cittadini con più di 66 anni (E14) e un reddito fiscale annuo fino a 18 mila euro.
- Piemonte. L’esenzione per reddito è stata prorogata per 12 mesi ai bambini fino a 6 anni e agli over 65 (E01), ai titolari di assegno sociale (E03) e di pensione (E04), fino al prossimo 31 marzo. Non è invece prorogata l’esenzione per i lavoratori disoccupati (E02) a cui sono equiparati anche i lavoratori in mobilità purché si trovino nelle stesse condizioni reddituali, che dovranno recarsi alla propria ASL di appartenenza per il rinnovo del certificato oppure utilizzare il servizio online dedicato, autenticandosi con lo SPID o con la tessera sanitaria.
- Liguria. Il termine per il rinnovo dell’esenzione da reddito fissato per 31 marzo non riguarderà gli over 65 e gli under 6 liguri purché abbiano ancora le condizioni reddituali per rientrare nella fascia di esenzione E01 ( reddito annuo complessivo del nucleo familiare di appartenenza non superiore a 36.151,98 euro). In quel caso la validità è da ritenersi illimitata. Per tutti coloro che vedranno venire meno le condizioni di reddito (E01, E02, E03, E04) per avere l’esenzione, dovranno invece comunicarlo tempestivamente con l’autocertificazione alle Asl di riferimento.
- Toscana. I certificati di esenzione E01, E02, E03, E04 hanno validità annuale, fatta eccezione per gli ultrasessantacinquenni che avranno l’esenzione illimitata purché non siano intervenute modifiche reddituali. Sono state introdotte le esenzioni E90 per i disoccupati, E91 per i lavoratori in cassa integrazione ed E92 per i lavoratori in mobilità. In tutti i casi l’esenzione è possibile per i familiari a carico, purché l’ISEE non sia superiore a 18 mila euro.
- Sicilia. I cittadini siciliani che avranno diritto alle esenzioni per il ticket E01, E02, E03 e E04 previste dal Ministero dovranno presentare la propria autocertificazione online. Pochi click saranno sufficienti ai cittadini con SPID, Carta di Identità dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica, per inserire l’autocertificazione e visualizzare le esenzioni attive sul proprio profilo. Questo permetterà di essere sempre aggiornati e di evitare inutili code agli sportelli.
[per vedere tutte le altre novità del 2023 leggi il nostro articolo]