Nuove modifiche in tema di offerta di lavoro RdC. Appena approvata con emendamento un’ulteriore modifica all‘Assegno di inclusione, che sostituirà il Reddito di cittadinanza nel 2024, insieme al Supporto per la formazione ed il lavoro.
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E’ stato l’esame del decreto Lavoro attualmente in corso in commissione Affari Sociali a portare alla modifica in questione. In queste ore, infatti, dopo il decreto del lavoro approvato dal CdM lo scorso 1 maggio, sta avendo luogo una commissione per la votazione e l’approvazione dei punti del Decreto. I parlamentari si sono posti come obiettivo quello di chiudere entro la settimana, in modo da arrivare a dei provvedimenti definitivi, tra il 13 ed il 14 giugno, che metteranno finalmente un punto fermo sui fringe benefit, lo smart working e anche sul Reddito di cittadinanza.
Su quest’ultimo punto in particolare, cerchiamo di fare chiarezza.
Offerta di lavoro RdC: come cambia
Come già sappiamo, il Reddito di cittadinanza sarà rimpiazzato non già da un sussidio ma da ben due a partire dal 1° gennaio 2024. Si tratta di due facce della stessa medaglia, e parliamo dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la formazione ed il lavoro, quest’ultimo destinato agli occupabili.
In particolar modo, il Supporto per la formazione e il lavoro sarà una misura a carattere temporaneo, della durata massima di 12 mesi, destinata appunto a coloro che non rientrano nei parametri per poter percepire l’Assegno di inclusione e si trovano dunque in una condizione di occupabilità.
Questa platea di persone ha l’obbligo di accettare l’offerta di lavoro “congrua” pena la decadenza dal beneficio. Per offerta di lavoro congrua, si intende qualsiasi offerta che, seppur a tempo determinato, sia raggiungibile in non più di due ore con i mezzi di traporto pubblico. Quindi, il beneficiario è tenuto ad accettare qualsiasi offerta di lavoro RdC purché rientrante appunto in tale parametro.
L’emendamento ha pertanto stabilito che l’occupabile dovrà accettare tale offerta, testualmente e citando alla lettera il testo in questione: “qualora il luogo non disti più di 80 chilometri e sia raggiungibile in non oltre 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico”.
In sostanza, si tratta indicativamente di una sede di lavoro che comunque deve essere collocata al massimo nel raggio di 80 km dal domicilio del beneficiario del sussidio. In verità, posta così, non sembra essere una novità, sapevamo già che doveva trattarsi di una sede lavorativa entro gli 80 km. Ma allora cosa è cambiato?
La modifica aggiunge semplicemente la clausola del tempo massimo in cui la sede deve essere raggiungibile: appunto, in 120 minuti.
Offerta di lavoro RdC: altri criteri
Sono inoltre stabiliti i seguenti ulteriori criteri:
- quando si tratti di lavoro a tempo indeterminato, non esistono in verità limiti di distanza, quindi l’occupabile è tenuto ad accettare qualsiasi offerta, ovunque essa sia;
- se si tratta di offerta a tempo pieno o a tempo parziale, deve comunque essere non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno,
- non può trattarsi di retribuzione inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi.
Assegno di inclusione: ripassiamo i criteri d’accesso
Diversa storia per coloro che invece non si trovano in una condizione di occupabilità. Se infatti gli occupabili sono tutti quei soggetti tra i 18 ed i 59 anni che non rientrano nei requisiti per accedere all’Assegno di inclusione, andando per esclusione, coloro che hanno invece accesso al sussidio sono coloro che all’interno del nucleo famigliare hanno:
- un over 60
- un minorenne
- una persona affetta da disabilità
Per loro, infatti, non è previsto un inserimento nel mondo del lavoro, il sussidio avrà la durata di 18 mesi, al termine dei quali sarà prevista la possibilità di rinnovo previa pausa di un mese. L’importo minimo è di 480 euro mensili, (cui aggiungere poi le eventuali maggiorazioni della scala di equivalenza), contro i 350 euro del Supporto per la formazione.
Ricordiamo infine che, comunque, ADI e supporto per la formazione sono cumulabili. Leggi qui il nostro approfondimento in materia.
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